Università di Verona: Master in mediazione culturale. L’iscrizione è fissata entro il 23 gennaio 2009. Le date previste per l’eventuale selezione dei partecipanti sono 26/27/28 gennaio 2009; la pubblicazione della graduatoria è il 29 gennaio; il termine ultimo per il pagamento della rata di iscrizione è il 31 gennaio 2009. Il Master inizia il 20 febbraio 2009 e si conclude nel febbraio 2010.
Requisiti di ammissione, iscrizioni e quota di partecipazione. Il Master si rivolge ad un massimo di 55 partecipanti che abbiano un titolo di laurea o un diploma universitario. Costituisce titolo preferenziale una esperienza professionale pluriennale negli ambiti di riferimento del Master. All’interno del percorso formativo è prevista l’attivazione di un Modulo trasversale al quale potranno iscriversi fino a un massimo di 25 partecipanti. Quota Master: 2.500,00 euro da versarsi in un’unica rata entro i termini indicati. Quota Modulo trasversale: 800,00 euro da versarsi in un’unica rata entro i termini indicati. La quota è esente IVA e detraibile nell’ambito dei costi di formazione. Il Master non partirà se non sarà raggiunto
il numero minimo di 20 iscrizioni (escluse le iscrizioni al Modulo trasversale).
Sede: Università degli Studi di Verona, Facoltà di Scienze della Formazione – Verona.
Presentazione
Le nuove relazioni tra le popolazioni migranti e gli operatori delle realtà economiche,
educative, sanitarie, sociali e giudiziarie hanno mutato gli orizzonti,
cambiato le prospettive del lavoro nelle aziende, nelle istituzioni, nei servizi
territoriali e nelle organizzazioni.
Per affrontare i mutamenti e i cambiamenti continui posti da queste nuove
relazioni, per elaborare strategie e modalità operative efficaci, è importante
imparare a gestire i conflitti mediante l’apertura di spazi di mediazione.
Aprire spazi di mediazione presume: l’acquisizione di nuovi e specifici modelli
di lavoro da parte degli operatori; una efficace collaborazione tra gli
operatori e le figure esperte dell’interazione tra culture, quali i Mediatori
Linguistico-Culturali; un ripensamento complessivo della cultura e delle
modalità organizzative dei diversi contesti attraverso l’acquisizione della capacità
di riconoscerne le logiche, i presupposti e la storia; attraverso la relazione
continua con il territorio di riferimento, con i suoi abitanti, le sue
trasformazioni e con le comunità effettivamente presenti.
Obiettivi
1. Rispondere alle nuove esigenze formative delle figure professionali che
operano nel pubblico e nel privato sociale a stretto contatto con utenti stranieri,
e in particolare: il bisogno di acquisire nuovi modelli operativi e nuove pratiche
di lavoro, la necessità di imparare una efficace interazione tra operatori
e mediatori sia nella relazione con gli utenti che nell’elaborazione di strategie
di intervento, attraverso occasioni di formazione congiunta.
2. Promuovere l’innovazione dei servizi sociali e sanitari, scuola, giustizia,
imprese, ecc attraverso lo sviluppo, nelle figure di responsabilità degli enti
pubblici e del privato sociale, di nuove capacità metodologiche, comparative
e di orientamento nell’ambito dell’organizzazione del lavoro e della coprogettazione
dei servizi, nella prospettiva di migliorare il rapporto reciproco
tra la domanda e l’offerta dei servizi (pubblici e privati) e gli utenti (italiani e
stranieri).
3. Rinnovare il rapporto tra i servizi e il contesto territoriale di riferimento
come risorsa per pensare e progettare le trasformazioni necessarie nel lavoro
operativo, in particolare promovendo nuove relazioni con le comunità migranti
presenti sul territorio.
4. Offrire un percorso che permetta a coloro che lavorano nella cooperazione
internazionale di comprendere da un lato i fattori che determinano il fallimento
di un’operatività e dall’altro comprendere quali mediazioni sono necessarie
perché le azioni svolte si trasformino in un’effettiva ricchezza per le popolazioni
in cui la cooperazione opera.
Destinatari
• dirigenti, coordinatori e consulenti di pubbliche amministrazioni, enti ed imprese;
• operatori dei servizi in ambito sociale, sanitario, giudiziario, formativo, sindacale
ed economico;
• insegnanti di ogni ordine e grado;
• operatori della cooperazione internazionale;
• mediatori linguistico-culturali.
Valutazione del titolo
Il titolo di Master conferisce 60 CFU da conseguire attraverso ore di lavoro in
aula, in modalità blanded, stage e studio individuale. Il titolo di Master è riconosciuto
ai sensi della D.M. n°27 del 15-3-2007 per l’ottenimento di 3 punti
nelle graduatorie ad esaurimento per gli insegnanti.
Percorso didattico
Il Master è strutturato in 4 moduli organizzati con modalità blanded, attività
on line e in presenza così suddivisi:
• 100 ore di didattica in presenza di cui 84 ore di lezioni e seminari e 16 ore di
Laboratorio
• 300 ore di didattica on-line;
• 100 ore di stage
Sono previsti momenti di studio individuale finalizzati a letture e approfondimenti
bibliografici, occasioni di confronto tra i partecipanti e i lavori di gruppo,
sia attraverso i forum on line che in presenza, produzione di relazioni.
Sono previste possibilità di autoformazione, riconosciute anche come recupero
di eventuali ore di lezione perse attraverso la frequenza a convegni e
seminari, per un massimo di 16 ore, concordati con il Direttore del Master.
Per il riconoscimento del titolo è obbligatorio frequentare almeno il 70% delle
ore previste.
Moduli didattici
Modulo 1 – Il dispositivo della Mediazione Culturale
Mostrare modelli organizzativi, metodi e tecniche di
lavoro che coinvolgono operatori e mediatori nella costruzione
di spazi di mediazione e interazione con gli
utenti e le nuove realtà territoriali, istituzionali e non.
L’apprendimento di strategie operative e di comparazione
tra modelli culturali differenti, sarà favorito da
gruppi di lavoro multiculturali e pluridisciplinari.
Modulo 2 – Lettura del territorio
Strumenti di analisi, ipotesi di lettura e incontri di confronto
con esponenti delle comunità, per rilevare dati,
bisogni e risorse alla luce delle trasformazioni che le
realtà migratorie hanno portato sul territorio nel corso
degli ultimi decenni.
Modulo 3 – Organizzazione del lavoro, storia e progettualità
dei contesti operativi
Metodologie, strumenti e pratiche per la co-progettazione
e l’organizzazione di azioni e servizi in contesti
multiculturali. Uno spazio particolare verrà dedicato
alla maturazione di capacità progettuali che sappiano
tenere insieme le necessità organizzative, le nuove
operatività e le nuove realtà territoriali.
Modulo 4 – Mediazione culturale e cooperazione internazionale
Analizzando esperienze, si stimolerà una valutazione
critica secondo modelli di pensiero europeo e secondo
modelli di pensiero dei contesti in cui la cooperazione
è avvenuta. Si tratterà di individuare le azioni di mediazione
che possono rendere efficace la cooperazione
per i paesi interessati.
Ciascun modulo prevede lezioni in presenza e in modalità
blanded.
Laboratori (16 ore)
Gli allievi parteciperanno come osservatori alle attività
di supervisione, consulenza e consultazione svolte dal
LaMec (Laboratorio di Mediazione Culturale – Università
di Verona) con operatori e utenti dei Servizi sociali
ed educativi del territorio. I Laboratori si terranno il
venerdì. Orario e luogo di svolgimento saranno comunicati
nel corso delle attività.
Stage (100 ore)
Lo stage sarà occasione per:
1. partecipare ad attività di mediazione esistenti;
2. elaborare progetti e/o servizi in particolari realtà territoriali;
3. partecipare a iniziative di carattere multiculturale;
È prevista la possibilità di iscrizione a un Modulo
trasversale per un totale di 116 ore formative e pari a
15 CFU. Il Modulo trasversale prevede i seguenti insegnamenti
e attività: “Il lavoro dei gruppi: imparare ad
apprendere”; “Metodologia e tecnica della mediazione
tra famiglie e istituzioni”; “Metodologia della ricerca
antropologica e interazioni culturali”; “La domanda di
mediazione in ambito socio-sanitario, educativo, scolastico”;
“Cooperazione e politiche di intervento”. Laboratorio
(8 ore). Produzione di un elaborato finale.
Comitato scientifico
Direttore: Prof. Gabriel Maria Sala
Componenti:
Vanessa Maher, Sergio Pescatori, Anna Maria Piussi,
Giovanni Zanconato, Rosanna Cima, Salmi Hamid,
Mballo Ndiobo, Lucia Bertell, Luigi Scapini, Giuseppe
Turrini, Emanuela Gamberoni, Nadia Stepanova.
Il Master è in collaborazione con il Comune di Verona – Assessorato Pari Opportunità
Organizzazione, gestione, amministrazione:
Studio Guglielma ricerca e creazione sociale – società cooperativa; Azalea Cooperativa Sociale a r.l. onlus
Info
Segreteria Organizzativa:
D.ssa Lara Corradi – 045 8309946
mercoledì e giovedì ore 10 – 12 – martedì ore 13.30 – 15.30
cell. 393 9348603 – [email protected]
Prof. Gabriel Maria Sala
[email protected] – 045 8028549
mercoledì ore 15 – 16
Università di Verona – Palazzo Zorzi
L.ge Porta Vittoria, 17
Università degli studi di Verona