Fino al 26.09.10 – Padova – «Padre Ezechiele Ramin. Frammenti di un mosaico. Disegni»

«Padre Ezechiele Ramin. Frammenti di un mosaico. Disegni» in mostra a Padova, presso le Scuderie di Palazzo Moroni dal 9 al 26 settembre 2010.

Il 24 luglio del 1985, padre Ezechiele Ramin veniva assassinato in Brasile dai sicari di un latifondista di San Paolo. Era un giovane missionario padovano. In occasione dei venticinque anni dalla scomparsa si vuole fare memoria del suo messaggio attraverso un aspetto inedito della sua personalità, i suoi disegni. Si tratta di opere di grande formato, realizzate da padre Ezechiele con tecniche diverse, non su piccoli fogli di un taccuino d’appunti, ma nate per essere regalate, “manifesti” di emozioni, di fede, di vita. Lo scopo della rassegna è quello di allargare il loro messaggio e svelare un lato intimo e poco noto della sua vita, per completare la sua figura di sacerdote, di uomo di giustizia, di martire cristiano. Una figura complessa e sfaccettata di grande profondità intellettuale, di chi sa fondere nella propria esistenza realtà, fede e giustizia con sensibilità e passione per la musica e l’arte.

Una figura di indio che scaglia una freccia verso il cielo è il disegno di padre Ezechiele scelto a manifesto di questa mostra, realizzato agli inizi degli anni Ottanta, precede la sua partenza come missionario comboniano in Brasile: è segno della spinta ideale che muoveva i suoi passi, di sogno, di slancio, di speranza.

Significativa è la datazione dei disegni, almeno quelli ad oggi conosciuti (dal 1980 al 1984) e i temi affrontati: sono anni intensi per padre Ezechiele, di sofferenza personale e ricerca spirituale, di esperienze pastorali forti dalla sua ordinazione alla missione brasiliana di Cacoal, in Rondonia. Ed è proprio in questi ultimi disegni che il suo animo si rasserena ed anche se sta attraversando un periodo difficile di lotta contro le ingiustizie sociali, la povertà, la miseria, rivelano una grande quiete interiore.

Sono disegni accurati, che forse partono anche dalle immagini che padre Ezechiele scattava con la macchina fotografica che portava con sé, per documentare la sua missione, anche il giorno del suo assassinio.

Si legge tutta la strada percorsa dai primi soggetti legati agli affetti familiari eseguiti con la tecnica dell’acquerello, ai tormentati studi sul tema profetico della Passione di Cristo dalla linea leggera e timorosa oppure nervosa, che torna e ritorna su se stessa, che accompagna l’inquieta meditazione sui passi evangelici.

Orario mostra: da martedì a domenica (chiuso lunedì) dalle 9.00-13.00 / 15.00.19.00. INGRESSO LIBERO