Fino al 26.04.09 – Verona – «A Memoria d’Arte. Gli itinerari della Resistenza»

Fino al 26 aprile 2009 presso l’Associazione culturale Esposta di Verona (Via Interrato dell’Acqua Morta 13b): «A MEMORIA D’ARTE. Gli itinerari della Resistenza». Nel mese di aprile il Circolo Pink promuove in nove spazi espositivi di Verona la collettiva «A Memoria d’Arte», dedicata al 25 aprile 1945, festa della Liberazione dal regime nazi-fascista, e alla Memoria. La memoria del 25 aprile 1945, vittoria dei Partigiani antifascisti che organizzarono la Resistenza per riconquistare la libertà e la democrazia, viene declinata attraverso l’arte da quarantadue tra artiste, artisti, nonché alcuni artisti partigiani, nelle loro molteplici forme espressive. Per ritrovare e rafforzare i ricordi che via via sbiadiscono e dare, tramite l’espressione artistica, nuova linfa alla Memoria Collettiva, per declinare i temi della memoria e della liberazione, della resistenza, della libertà e della democrazia.

Espongono:

Sergio Cristini un artista che ridà vita a un’ampia gamma di “oggetti smarriti” con le sue sculture di “arte rudimentale” figlie di una poetica del riciclo, propone un lavoro in metallo simbolico ed evocativo. Una struttura creata con pezzi riciclati che intende rappresentare l’esito e la speranza della resistenza partigiana: un fiore alto circo 150 cm circondato da alcune piante (canne) spezzate, vite interrotte che hanno dato energia all’idea di libertà.

Luciano Tarasco veronese classe 1953, partecipa con un’opera di dimensioni 100×100, una tela in rilievo -come spesso sono i suoi lavori, suggestive forme tridimensionali- dai colori primaverili e mossa, su cui campeggia la scritta “25 aprile”. Tarasco esprime, come spesso nei suoi lavori, un’energia gestuale e intuitiva capace di armonizzarsi perfettamente con il colore. Lavori “pervasi da un’astrazione lirica, con linee grafiche immaginarie e le costruzioni geometrizzanti, che nascondono poetiche tendenze surreali e a volte ci fanno pensare alle opere di Klee”, come scrive in una critica Cincinelli Massimiliano.

Alisa Giani lavora con colori puri e trasparenze ed espone tre lavori 30 x 45 che proseguono la sua ricerca sulle trasparenze cromatiche, dove colori splendenti e definiti da regolarità geometriche e irregolarità gestuali esprimono il passaggio “dal caos al cosmo”, l’interesse per il processo creativo e una dichiarazione di continuità tra figura-sfondo. “Si tratta di tre lavori dove l’intreccio dei colori e delle forme crea racconti di puro contenuto emotivo” afferma l’artista. Attiva artisticamente fin dagli anni ’80, la sua ricerca espressiva si manifesta in opere segnate da un’azione pittorica complessa, spesso gestuale, con stesure successive, in cui a volte predomina l’aspetto geometrico, ma sempre legate alla ricerca coloristica.

Marta Ciresa propone un’opera di grande formato dal titolo Rabbia interrotta che traduce le cicatrici della carne e dell’anima che si tramutano in memoria, perché per l’artista “l’interruzione di ogni rabbia lascia spazio al pianto, al lutto, talvolta al perdono, e insieme alla speranza, alla voglia di vivere ed essere migliori”. La ricerca pittorica di Marta segue due filoni diversi, uno più figurativo l’altro decisamente astratto. Un doppio binario che non è certo vissuto come contraddizione in termini espressivi dall’artista, quanto piuttosto come due necessarie modalità che le consentono di indagare su livelli simbolici diversi il proprio percorso introspettivo.

Francesco Saverio Bussola (partigiano) (1923-1977) partecipa con l’opera ad olio Dio è con noi del 1967, che nasce a partire da un primo bozzetto del 1949 e rappresenta uno dei tanti ricordi del pittore veronese del periodo di appartenenza ad una formazione partigiana nel primo dopo guerra. Il titolo riprende in senso ironico la contraddittorietà dell’espressione “Gott mit uns” all’insegna della quale spesso si muovevano le SS. Il significato dell’opera trova particolare risalto, oltre che nella contrapposizione “sfondo-primo piano”, nell’evidente contrasto cromatico.

Mariposa un gruppo che si muove nell’ambito delle arti visive attraverso diverse capacità artistiche quali il mosaico, la pittura e il recupero creativo, rivisiteranno una lavatrice con l’opera Biolavaggi resistenti. I Mariposa sono Andrea Cardone, Cristina Giacalone, Osvaldo, Justo Martinez, Lolli Ambrosi, Manuel Martinez, Alessandro Turco, Emiliano Martinez.

Roberto Aere partecipa con quattro lavori realizzati con colori ad olio e acrilici spatolati su tela, dove la forma viene scolpita dai colori, incorniciati manualmente con della lamiera che esalta il contenuto e la memoria delle opere. Tra essi Giallo-blu: una casacca da campo di sterminio riadattata ai nostri giorni, al clima pesante che (a Verona in particolare) si vive e Panchina, un’opera in cui filo spinato, colori e simboli sovrastano una panchina che dovrebbe essere luogo di ristoro, pace e relazione, trasformata oggi in luogo di repressione e discriminazione (il riferimento è alle panchine anti-bivacco, con un ferro centrale, installate in più luoghi della città scaligera), divenuta scomoda e inospitale in un continuo rimando alla barbarie che ritorna.

Laura Sebastio presenta il primo esempio della sua nuova ricerca dove le superfici impressionate si fanno supporto di memorie che emergono da mondi lontani, un lavoro in cui la materia si fonde con l’immagine fotografica, con l’odore degli acidi e il tempo necessario.

Negli orari di apertura è sempre possibile visitare la mostra in corso, consultare testi e cataloghi della libreria, usufruire dello spazio bar/sala da the con possibilità di spuntini durante la settimana e cena vegetariana, su prenotazione, il venerdì sera (cell 3484511542; [email protected]).

Associazione Culturale ESPOSTA
Via Interrato dell’Acqua Morta 13b VERONA
per informazioni: tel. 045596868; cell. 348 4511542
(attivi solo negli orari di apertura)
dal martedì al giovedì: dalle 15:00 alle 20:30
venerdì e sabato: dalle 16:00 alle 24:00
www.esposta.net; [email protected]; www.myspace.com/esposta