Fino al 13.09.08 – Verona – «Oceania: ultima frontiera dell’immaginario letterario»

L’Oceania, con le grandi e piccole isole che ne fanno parte, territorio di esplorazione per antonomasia, è stata anche uno degli scenari prediletti dell’avventura scritta e disegnata. Letterati vagabondi, viaggiatori, scienziati vi approdarono e riempirono con storie e illustrazioni pagine di riviste e libri, ora esposti nella Biblioteca Civica di Verona che ha realizzato un’apposita mostra libraria curata da Claudio Gallo, Giovanni Piccirilli e Massimo Scandola.

L’esposizione, intitolata “Oceania: l’ultima frontiera dell’immaginario letterario”, rimarrà aperta da sabato 5 luglio al 13 settembre 2008. “E’ un viaggio attraverso libri, carte, immagini” la definisce il responsabile della Biblioteca, Agostino Contò, che dichiara: “Ancora una volta le ricchezze del nostro patrimonio bibliografico ci hanno permesso di spaziare ampiamente tra la memorialistica e la documentazione, tra il fumetto e il noir, tra l’avventura di fantasia e il resoconto giornalistico”. “Verona – ricorda Contò – è la patria di Salgari, Motta e Fraccaroli, che furono tra i più appassionati cantori del Nuovo Continente”. I curatori della mostra sull’Oceania affermano: “Robert Louis Stevenson giunse in queste terre con la moglie Fanny nel 1889; si stabilirono ad Apia, nell’isola di Upolu, la più grande del gruppo delle Samoa. Qui morì nel 1894 e qui volle essere seppellito”. “In quello stesso anno – proseguono -Emilio Salgari scrisse, per l’editore Paravia, Il Continente Misterioso, romanzo che narra l’esplorazione della parte occidentale dell’Australia; ed anche Jack London, come prima Stevenson, attratto da quelle terre selvagge ed ostili, scrisse I mari del Sud, racconti-memorie di stagioni irripetibili”. Chi ha allestito la mostra fa notare, inoltre, che nel 1944 il veronese Arnaldo Fraccaroli, inviato speciale del Corriere della Sera, diede alle stampe I racconti dei mari del Sud. Claudio Gallo sottolinea: “Più di tutti, idealmente, navigò in quei mari il grande Emilio Salgari, che dedicò all’Oceania svariati romanzi: oltre infatti a Il Continente Misterioso, ambientò nelle Isole Fiji Un dramma nell’Oceano Pacifico e in Nuova Caledonia Il Tesoro della Montagna Azzurra; la Papuasia ospita I Robinson italiani e I pescatori di trepang mentre «I solitari dell’oceano» si svolge nelle Isole Tonga”. Lo scrittore veronese d’avventura sarà imitato “dai suoi epigoni più famosi” come Luigi Motta ed Emilio Fancelli.