Emmaus Internazionale: «Sicurezza sì, ma nel rispetto della persona, soprattutto se è povera ed emerginata»

SICUREZZA SI! MA NEL RISPETTO DELLA PERSONA SOPRATTUTTO SE É POVERA ED EMARGINATA

Roma, 10 Luglio 2008 – Di fronte all’aumento delle violazioni dei diritti dell’Uomo,degli effetti di catastrofi naturali, di situazioni di guerra, di difficoltà economiche e di restrizioni sempre maggiori in materia di circolazione delle persone in numerose regioni del mondo di cui sono vittime in particolare le popolazioni più svantaggiate,

di fronte a politiche sulla migrazione che spingono i migranti a rischiare sempre più la propria vita, giudicando le persone in base al valore economico e ignorando tutte le convenzioni internazionali nonché il dovere d’accoglienza e di rispetto dei diritti fondamentali,

di fronte alle repressioni ed alle espulsioni di cui sono vittime le famiglie, i lavoratori, gli studenti, i bambini, quando al contrario il libero scambio è ovunque praticato per le merci e per i capitali:

i gruppi Emmaus del mondo, riuniti a Sarayevo (Bosnia-Erzegovina), in occasione della loro 11ma Assemblea Generale:

• condannano la trasformazione delle politiche migratorie in politiche poliziesche nei confronti dei migranti un po’ dovunque,
• esigono l’applicazione delle convenzioni internazionali,
• riaffermano il diritto alla libera circolazione delle persone come un diritto fondamentale.

É per questo che EMMAUS ITALIA dice NO alle politiche Europee ed Italiane sugli immigrati ed esprime la propria condanna per le decisioni prese dal Governo italiano a riguardo della popolazione ROM.

Emmaus Italia chiede con decisione, anche facendosi forza sull’esperienza quotidiana di accoglienza vissuta nelle proprie comunità, che siano adottate misure positive di integrazione e di promozione umana.

Emmaus Italia chiede che si smetta di fare la guerra ai poveri: ROM, immigrati, “barboni” e senzatetto che sono costretti a domandare la carità e che secondo qualcuno deturpano le nostre città.

Emmaus Italia fa appello a tutti i cittadini, a tutte le associazioni e organizzazioni della società civile, a difendere e praticare l’accoglienza, principio fondamentale del movimento Emmaus voluto dall’Abbè Pierre.

«La bellezza di una città non sta nei suoi giardini, nei suoi palazzi storici, nei suoi musei e nemmeno nelle sue cattedrali. La bellezza di una città sta nel non avere tuguri, roulottes o tende come abitazioni, di non avere persone costrette a vivere in maniera disperata…» (Abbè Pierre)

Renzo Fior
Presidente Emmaus Italia

10 luglio 2008