«Come un Uomo sulla Terra» (Libro + Film in dvd)

«Come un Uomo sulla Terra» (ed. Infinito – Libro + Film in dvd – euro 15,00). Questo libro contiene un DVD di 60 minuti: è un documentario che racconta storie di migranti, che partono dalla loro terra, il Corno d’Africa, per raggiungere l’Italia passando per il Sudan, la Libia e il mar Mediterra¬neo, e delle sventure che devono affrontare durante questo lungo e terribile viaggio.

L’idea di raccogliere le testimonianze e formare un Archivio delle Memorie Migranti (AMM) è nata a Roma dall’incontro di tre gruppi di persone: alcuni studiosi di storia dell’Africa coloniale e post-coloniale, un gruppo di rifugiati provenienti da Etiopia e Somalia e gli operatori didattici della scuola d’italiano per rifugiati e richie¬denti asilo ‘Asinitas’.

L’obbiettivo di questo lavoro è quello di lasciare una traccia nella coscienza e nella consape¬volezza della nostra società del vissuto collettivo dei migranti e anche di contrastare il loro spaesamento nella nostra società facendoli agire in prima persona; infatti, mentre raccontano le loro storie nella nuova lingua imparata, l’italiano, si sentono di nuovo persone con una loro dignità. L’Archivio si fonda sulla comunicazione interattiva, infatti comprende testi, film, registrazioni di storie di vita, video testimonian¬ze,il tutto basato sulla filosofia dell’impegno collettivo: ha coinvolto registi, volontari , ricercatori, operatori della scuola oltre ai migranti stessi.

Le storie riguardano ragazzi e ragazze di Kirkos, un quartiere di Addis Abeba, di età compresa dai 17 ai 26 anni , che escono dalla loro comunità d’origine per la prima volta e affrontano un viaggio di 3 tappe:una fino a Khartoum in Sudan, poi il deserto libico per arrivare alla costa e infine il Mediterra¬neo verso Lampedusa.

In Sudan e in Libia esiste un’economia di sfruttamento della migrazione in transito. Nel deserto libico-suda¬nese viaggiano pick-up sovraccarichi di merci e di uomini, spesso arrestati perchè privi di documenti e riportati indietro in ‘container’ asfissianti senza luce e aria (alcuni donati dal Governo italiano con la scritta IVECO) ,sottoposti a continue richieste di denaro, tenuti arbritrariamente in ‘campi’ di smistamento o in fetide prigioni ( finanziate dall’Unione Europea! ) o imbarcati frettolosamente di notte su traballanti barconi per attraversare il Mediterraneo. La maggior parte dei migranti è costretta a percorrere la tratta del deserto libico piu’ volte (fino a 7 volte racconta John) perchè i libici li arrestano sulla costa e li ri¬mandano a Kufra dove c’è una prigione e da lì ripartono dopo mesi, arrivano sulla costa e poi devono aspettare l’imbarco; lì con qualche scusa vengono arrestati di nuovo e l’incubo sembra non avere mai fine! Il tutto sempre accompagnato da maltrattamenti d’ogni genere, condizioni nelle quali è molto facile perdere il rispetto di se stessi e sprofondare nell’abiezione, essendo così più facilmente controllabili.

L’Europa non si fa problemi a finanziare queste forze di polizia e l’Italia attua la politica dei respingimenti: da maggio ad agosto 2009 sono state respinte in mare dai nostri mezzi militari 1.216 persone e riconsegnate a questa polizia efferata! Nel maggio 2009, in particolare, l’Italia ha ceduto alla Libia tre motovedette della guardia di Finanza per pat¬tugliare il mare.