Appello. Uniti per i bambini, uniti contro l’AIDS e un gol per l’Africa

Nel solo 2008 circa 1.4 milioni di bambini sono nati da donne sieropositive. In assenza di interventi di prevenzione la percentuale di rischio che il bambino contragga l’HIV durante la gravidanza, al momento del parto o attraverso l’allattamento al seno oscilla tra il 25 e il 45 per cento. Attualmente la conoscenza scientifica ed un pacchetto di interventi di provata efficacia possono ridurre tale percentuale di rischio sotto la soglia del 2 per cento. Tanto che nei paesi ad alto reddito, dove sono disponibili su larga scala gli interventi di prevenzione, si è arrivati alla eliminazione virtuale della trasmissione da madre a figlio dell’HIV.

La prevenzione della trasmissione da madre a figlio dell’HIV è una delle priorità della Campagna Uniti per i bambini, uniti contro l’AIDS lanciata dall’UNICEF e da UNAIDS nel 2005 e rilanciata nel 2010 con un gol per l’Africa per far sì che il problema dell’AIDS pediatrico fosse posto al centro dell’agenda internazionale e che i bambini non fossero più il volto nascosto della pandemia. Per vincere la partita più importante nella lotta all’HIV/AIDS occorre garantire l’accesso universale ai servizi di prevenzione della trasmissione da madre a figlio dell’HIV.

Chiedi al Governo italiano di aumentare il proprio sostegno per la lotta all’HIV/AIDS [http://www.unitiperibambini.it/ungolperlafrica/campagna.aspx] e che assicuri che la cooperazione internazionale sia adeguatamente finanziata sia per gli interventi di risposta umanitaria sia in materia di cooperazione allo sviluppo.

Informazioni: www.unitiperibambini.it