L’intervento della Caritas in favore di 90.000 persone. Anche la Provincia orientale senza pace. Mentre la diplomazia internazionale e africana è al lavoro per ricercare una soluzione definitiva ai problemi della regione, dopo i giorni di combattimento che hanno reso impossibile per le organizzazioni umanitarie raggiungere le centinaia di migliaia di persone sfollate, le Caritas diocesane di Goma e Beni – Butembo, coordinate dalla Caritas nazionale, hanno ripreso le attività di assistenza alla popolazione, e stanno monitorando i nuovi bisogni che si sono venuti a creare a causa dei recenti scontri nella regione di confine con Uganda e Rwanda,
In tutto il territorio teatro del conflitto, il Direttore della Caritas nazionale Congolese, Dottor Bruno Miteyo, stima che ci siano circa 100.000 famiglie (600.000 persone) in situazione di estremo bisogno e che necessitano di urgente assistenza umanitaria.
Complessivamente Caritas Congo, in collaborazione con Caritas Italiana e con l’intera rete internazionale, sta provvedendo a garantire generi non alimentari di prima necessità per circa 15.000 famiglie (90.000 persone), anche in coordinamento con le altre agenzie umanitarie presenti in zona e in accordo con il Programma Alimentare Mondiale, che fornisce gli aiuti alimentari.
Con il prolungarsi della crisi, si teme nelle prossime settimane un aggravamento della situazione degli sfollati anche da un punto di vista sanitario e Caritas Congo già prevede, nei prossimi giorni, di ampliare il suo intervento, aumentando sia il numero di persone assistite, sia il tipo di aiuto loro offerto. A questo dramma se ne aggiunge un altro, ignorato dai più, che sta colpendo la provincia orientale del Paese, in una zona al confine con il Sudan intorno alla città di Dungu Duruma: circa 56.000 sono state costrette a fuggire nella foresta sabato scorso dopo un attacco da parte del gruppo ribelle ugandese del “Lord Resistance Army”, che ha sconfinato in Congo, per fare razzie. Secondo fonti di Caritas Congo, ha anche proceduto al reclutamento forzato di bambini e bambine. Anche in questo caso la Caritas nazionale, sta organizzando un intervento di emergenza per assistere 4000 famiglie costrette a fuggire e rimaste senza nulla.
Caritas Italiana lavora da anni in tutta la Repubblica Democratica del Congo a fianco della Caritas locale in progetti d’emergenza, riabilitazione e sviluppo; in particolare è impegnata in un programma per il recupero dei bambini-soldato. Inoltre segue e conosce molto bene la regione scenario degli scontri attuali perché sostiene da tempo la Caritas diocesana di Goma in progetti di microcredito, sviluppo rurale e sanitario.
Fin dall’inizio di questa nuova crisi è in costante contatto con i responsabili della Caritas nazionale e delle Caritas diocesane coinvolte, ha già risposto con un primo contributo di 50.000 euro e rilancia un appello ai donatori.
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Per sostenere gli interventi in corso (causale «Emergenza Congo») si possono inviare offerte a: Caritas Diocesana Vicentina – contrà Torretti, 38 – 36100 Vicenza
• Consegna dell’offerta presso gli uffici dal lunedì al sabato (9,00 –12,30);
• Versamento sul c/c postale n. 13824362 intestato a Diocesi di Vicenza-Caritas C.P. 833 Vicenza;
• Bonifico bancario intestato a Diocesi di Vicenza-Caritas presso Banca Popolare Etica – filiale di Vicenza, EU IBAN IT53 I050 1811 8000 0000 0117 100.