Di fronte al possibile imminente passaggio dell’aeroporto Dal Molin sotto la giurisdizione statunitense, prende corpo la campagna d’estate dei No Dal Molin. Il 1 luglio l’area interessata dal progetto statunitense passerà ufficialmente dal demanio militare a quello civile e, da qui, potrebbe essere data in concessione all’amministrazione statunitense, pronta ad aprire i cantieri per la realizzazione del proprio avamposto di guerra.
La settimana scorsa un’affollata assemblea provinciale aveva delineato alcune iniziative da mettere in campo per difendere la città dalla militarizzazione e la consultazione popolare – annunciata per il prossimo autunno – da un preventivo affossamento ad opera delle ruspe di CMC e CCC, la cooperative che si sono aggiudicate l’appalto.
Il 21 giugno, solstizio d’estate, sarà un sabato di banchetti nei quartieri della città: informare, discutere, proporre: queste le azioni che verranno realizzate. E un invito: quello di riempire i propri balconi con bandiere e striscioni che richiamano al rispetto di una città che ha voglia di esprimersi senza essere, ancora una volta, calpestata.
Il 26 giugno si torna in piazza dei Signori; a venti mesi dall’ordine del giorno favorevole alla base Usa approvato in sala Bernarda, ci ritroviamo sotto il Consiglio comunale per far sentire la nostra voce a chi ha promesso di approvare una delibera contraria. L’appuntamento alle ore 16.00 sotto i loggioni di Palazzo Trissino.
Il 30 giugno, in serata, una mobilitazione per raggiungere i cancelli dell’ingresso militare del Dal Molin: cancelli che devono restare chiusi ai camion delle cooperative aggiudicatrici.
Info: www.nodalmolin.it