Domenica 29 novembre 2009 presso la Parrocchia di S. Luigi Gonzaga (RE) il Punto Pace di Reggio Emilia (Pax Christi) e il Centro Piergiorgio Gualdi hanno organizzato una giornata di riflessione e preghiera con don Albino Bizzotto, dell’Associazione «Beati i Costruttori di Pace» sul tema: «Disarmo Nucleare e Commercio di Armi».
Sarà un modo per riflettere su una delle grandi tragedie dei nostri tempi: la diffusione incontrollata di armi, spesso provenienti da mercati illegali, a volte in violazione di embarghi internazionali. I dati del Dda (Department of Disarmament Affairs) delle Nazioni Unite ci dice che fino a mille persone al giorno, per lo più donne e bambini, vengono uccise da queste armi, la maggior parte nei Paesi più poveri del mondo. Queste armi alimentano il conflitto, disgregano le società e impediscono alle famiglie di emergere dalla povertà. È urgente imperativo morale affrontare un problema globale di cui si sta perdendo il controllo.
Un passo cruciale sarà quello di negoziare un trattato sul commercio delle armi a livello mondiale. Secondo il piano concordato presso le Nazioni Unite il 30 ottobre, i Governi hanno stabilito di incontrarsi nel 2010 e nel 2011 per preparare un’importante conferenza diplomatica nel 2012 che, speriamo, definirà un trattato.
Altro tema caldo è la questione delle numerosi armi nucleari presenti nel mondo; solo in Europa se ne contano più di 200. Il discorso del Presidente Obama all’Assemblea Generale dell’ONU riempie le pagine dei giornali oggi. Tra le cinque priorità che segneranno il cambiamento, disarmo e non proliferazione è la prima. In questi giorni il Presidente Obama ha convocato e presiederà un vertice del Consiglio di Sicurezza sul disarmo e la non-proliferazione nucleare. E’ già stata diffusa la bozza di risoluzione che gli Stati Uniti presenteranno al Consiglio, dopo consultazioni pre-vertice con le altre potenze nucleari.
La “Rete Italiana per il Disarmo” e la Campagna “Un Futuro Senza Atomiche” sono convinte che rafforzare gli strumenti di non-proliferazione senza compiere passi concreti sulla strada del disarmo sia una scelta destinata solo ad acuire le divisioni tra la maggioranza degli Stati che hanno rinunciato alle armi nucleari e le potenze nucleari. La Presidenza Obama ci ha promesso di impegnarsi per il cambiamento ed è proprio di questi giorni la notizia della rimozione delle 40 bombe nucleari (tipo B61) dall’aeroporto militare di Ghedi (Brescia). E’ incoraggiante sapere che dal gennaio 2005, quando le armi nucleari USA in Europa erano 480, ad oggi si siano ridotte a 200, meno della metà. Le decisoni di un tema così importante crediamo non vadano delegate ad altri, ma ognuno di noi deve e può impegnarsi in gesti concreti perchè il disarmo e la pace ogni giorna facciano passi in avanti.
Il Programma della giornata:
Ore 17.00 Testimonianza di don Albino Bizzotto
Ore 19.00 I Monaci della Pace – momento di preghiera in ricordo di don Piergiorgio Gualdi e Alberto Rossi fondatori del Punto Pace di Reggio Emilia e del Centro don Gualdi.
Ore 20.00 Cena di Solidarietà – raccolta fondi per le attività di Pax Christi – Punto Pace Reggio Emilia e per la Libreria Info Shop Mag 6 (prenotazioni da Ester 0522 984438 e Misiano 0522 430307
Don Albino Bizzotto
Vicentino, classe 1939, don Albino è stato ordinato sacerdote nel 1963 e incardinato nella diocesi di Padova. Nell’anno 1980 gli viene regalato un viaggio in America Latina. Visita due Paesi in particolare: il Brasile e l’Ecuador. “In quel continente viene a conoscenza di una realtà diversa dalla nostra e al tempo stesso drammatica. Da quel momento non ha più potuto dire: non so, non ho visto. E per lui la pace è diventata una missione. Tornato in Italia, scosso da quell’esperienza al tempo stesso traumatica e illuminante, don Albino diventa promotore di una serie di attività rivolte alla solidarietà tra i popoli e allo sviluppo. Nel 1981 organizza, nella Padova appena uscita dagli “anni di piombo” che l’hanno colpita duramente, un’imponente manifestazione di solidarietà a favore del Salvador. Negli anni seguenti prende contatto con altri sacerdoti per dar vita a un progetto nuovo che coinvolgesse tutta la Chiesa. Dopo le prime difficoltà, riesce a trovare la solidarietà di alcuni membri della gerarchia ecclesiastica del Triveneto. Nel 1985, a vent’anni dalla fine del Concilio Vaticano II, viene pubblicato per iniziativa di un gruppo di sacerdoti veneti un appello dal titolo significativo: “Beati i costruttori di pace”. Un appello nato “dalla coscienza che la pace come obiettivo, compito e impegno è centrale per la Chiesa, se vuole essere fedele a Cristo dentro la storia”. Il documento suscita una notevole eco nell’opinione pubblica italiana. Sono in 15mila a firmarlo, tra di essi 5mila religiosi. Oggi è diventata un’associazione nazionale impegnata in diversi fronti: pace, salvaguardia del creato, diritti umani, ecc.