«sBARACKiamo le armi atomiche. Un futuro di pace per il nostro territorio». Il prossimo 2 dicembre la Corte di Cassazione si pronuncerà sulla possibilità, per il giudice civile di Pordenone, di decidere in merito alla causa civile intentata da cinque cittadini di Pordenone, sostenuti dal Comitato Via le Bombe, per ottenere la rimozione delle 50 testate nucleari stoccate presso la base di Aviano. É una data importante, noi crediamo, per tutto il movimento pacifista e per tutti coloro che vogliono allontare per sempre l’orrore e la vergogna per le armi nucleari.
L’elezione di Barack Obama alla presidenza degli Stati Uniti suscita grandi aspettative non solo nei suoi concittadini, ma in buona parte del mondo. Tuttavia, lungi dal rifiutare al mondo una speranza di cambiamento, la nostra battaglia per bandire la detenzione, l’uso e la minaccia dell’uso di queste spaventose armi di distruzione di massa non può avere soste e non può essere delegata ad alcuno. Le dichiarazioni di Obama rese durante la campagna elettorale sulla necessità della progressiva eliminazione delle armi atomiche hanno ora una prima occasione per essere messe alla prova: l’Europa intera, da ovest ad est sia finalmente liberata da questa drammatica presenza. É di pochi giorni fa la notizia sulla scomparsa, avvenuta nel 1968, di una bomba atomica in Groenlandia, durante l’incidente alla base di Thule. Ed è anche recente il ritrovamento, a Palomares, in Spagna, di altri residui radioattivi del terribile incidente del 1966; l’opera di bonifica dovrà ancora continuare. Queste notizie non sono estranee alla crescente ostilità, da parte dell’opinione pubblica europea e di molti politici, contro il permanere di questi relitti della guerra fredda depositati nelle basi statunitensi. Dobbiamo guardare e pensare al nostro futuro; dobbiamo ripensare al ruolo da protagonisti dei cittadini nella gestione del territorio e delle relazioni fra i popoli e questo non risiede certo in ordigni capaci di distruggere più e più volte l’intero pianeta. Alla vigilia, dunque, di questa importante sentenza vogliamo tentare di riannodare le fila di un movimento da troppo tempo disperso.
Venerdì 28 novembre alle ore 20.30 alla Casa del Popolo di Torre (in via Carnaro a Pordenone) sono previsti gli interventi di Tiziano Tissino (Beati i costruttori di pace), Giuseppe Rizzardo (Comitato via le bombe), Stefano Raspa (Comitato unitario contro Aviano 2000), Esponenti dei comitati Via le atomiche di Ghedi e No Dal Molin di Vicenza, Stefano Del Cont Bernard (Sindaco di Aviano). Info: www.vialebombe.org