Marcos Ana, il Mandela di Spagna, celebrato da Neruda, da Picasso, da Rafael Alberti e da Saramago. Il poeta su cui Pedro Almodovar sta girando il prossimo film. A 90 anni, direttamente da Madrid, terrà due incontri: il primo a Rovereto, in Corso Bettini, domenica 26 settembre alle ore 17.30 a conclusione del «Festival Educa», nell’ambito dei «Dialoghi Internazionali. Se vuoi la pace prepara la pace»; il secondo a Bolzano, lunedì 27 settembre alle ore 18, nell’Aula Magna della Libera Università di Bolzano, con il rettore Lorenz e il presidente Bergmeister. Ingresso libero. Traduzione simultanea dallo spagnolo all’italiano e al tedesco. Organizza il Centro per la Pace del Comune di Bolzano.
OMAGGIO A MARCOS ANA. I MIEI 23 ANNI NELLE CELLE DELLA TORTURA DI FRANCO
É considerato l’eroe della resistenza alla dittatura che ha insanguinato la Spagna. Saramago: «Uno dei grandi testimoni del ‘900». Pedro Almodovar: «Non vedo l’ora di girare il film sulla sua vita». Neruda e Picasso lo consideravano un eroe.
Amato da Neruda e da Picasso, definito da Saramago «Uno dei più grandi eroi del ‘900», ora Pedro Almodovar sta girando il film sulla sua vita. Almodovar lo definisce così: «Lo ammiro e gli voglio bene perché il suo modo di relazionarsi con le persone è quanto di più simile alle maniere di un angelo. Non ho mai conosciuto una persona così buona e per questo motivo mi piacerebbe fare un film sulla sua vita. Non esistono tanti uomini buoni su cui girare un film e il mio cinema, senza dubbio, brilla per la loro assenza».
Fernando Macarro Castillo, noto come Marcos Ana (uno pseudonimo costruito associando i nomi del papà e della mamma) è consierato uno dei grandi testimoni del nostro tempo. Alcuni lo definiscono «il Mandela di Spagna». Incarcerato a soli 18 anni durante la guerra civile spagnola, trascorre 23 anni in diverse prigioni del regime franchista, subendo torture e maltrattamenti di ogni genere. Le sue poesie, che i compagni di prigionia imparano a memoria e diffondono dopo la loro scarcerazione, fanno il giro del mondo.
Scarcerato nel 1961, ed esiliato a Parigi, Marcos Ana intraprende la missione della sua vita, promuovendo la difesa dei diritti umani e sostenendo le vittime della repressione politica e le loro famiglie, a cui vuole restituire voce attraverso le sue poesie e la sua testimonianza. Insieme a Pablo Picasso fonda una adssociazione in sostegno dei prigionieri politici. Con Neruda e Rafael Alberti entra in un rapporto di profonda amicizia. Negli anni Sessanta e Settanta è accolto in America Latina come un eroe. Ha scritto la sua storia nel libro «Ditemi com’è un albero» (Crocetti edtitore) con la prefazione del premio Nobel José Saramago. Pedro Almodovar girerà il prossimo film sulla sua storia.