Il Circolo «Il riccio» di Legambiente Dossobuono, W.W.F. di Villafranca, A.V.S.A. di Villafranca, Comitato Acqua bene Comune e Movimento per la “Decrescita” vi invitano all’incontro «L’acqua, un bene comune da difendere». Appuntamento mercoledì 25 novembre 2009 alle ore 20,30 a Dossobuono (Vr), presso il Palazzo Comunale. Saranno presenti: Giovanni Sandri (Responsabile SIAN, Servizio Igiene Alimenti e nutrizione dell’ULSS 22), un rappresentante dell’A.A.T.O, Giandomenico Allegri (Membro del CDA della società «Acque Veronesi»), Michele Bertucco (Legambiente Veneto), Luca Cecchi (Comitato «Acqua Bene Comune»).
Sono stati invitati: il Sindaco, l’Assessore all’Ecologia ed il Delegato alle frazioni del Comune di Villafranca di Verona
Sono passati due mesi da quando gli abitanti di Dossobuono, Alpo e Rizza sono stati informati di non usare l’acqua del rubinetto per un inquinamento da atrazina. Passata l’emergenza invitiamo tutti ad un confronto pubblico per tentare di rispondere alle domande che noi cittadini ci siamo posti con angoscia in quei giorni, per scambiare idee e proposte.
E’ preoccupante constatare come gli elementi fondamentali alla vita, l’acqua, l’aria, il terreno fertile vengono costantemente compromessi da un insensato modello di sviluppo.
L’acqua è un bene primario indispensabile e la sua gestione deve rimanere pubblica. Non è una merce qualunque da vendere, comprare e sulla quale realizzare profitti.
É assurdo che per bere dell’acqua bisogna sprecare risorse per imbottigliarla e per trasportarla da una parte all’altra dell’Italia. L’acqua pubblica è più controllata e spesso migliore di quella in bottiglia e tutti dobbiamo impegnarci per mantenerla pulita e sicura.
Qualche domanda
Quali elementi inquinanti sono presenti nell’acqua che beviamo?
Quali gli effetti sulla nostra salute?
Quali ipotesi e quali iniziative sono state prese per individuare le cause di questo inquinamento?
Quali strumenti sono utilizzati per rendere potabile l’acqua?
Quale è la periodicità di sostituzione dei filtri?
Qualche proposta
Analisi dell’acqua più frequenti e comunicazione dei dati rilevati alla popolazione tramite le bollette.
Monitoraggio delle falde in prossimità di cave ,discariche, campi bassi e verifica di pozzi privati attivi con la predisposizione di una mappa tematica del territorio.
No all’ apertura di nuove cave o discariche nel nostro territorio.
Coinvolgimento degli agricoltori e delle loro associazioni per evitare l’utilizzo di prodotti nocivi e la loro dispersione nell’ambiente (tutta la popolazione deve essere consapevole che le sostanze buttate nel terreno entrano nella catena alimentare con pericoli per la nostra salute).
Controllo del territorio con l’aiuto delle segnalazioni dei cittadini.
L’emergenza inquinamento ambientale è prioritaria.
In caso di nuove emergenze i cittadini hanno diritto ad una capillare e tempestiva informazione.
Invitiamo tutti a partecipare all’assemblea pubblica.