Convegno «Liberare la pena. La comunità cristiana e il problema dello smaltimento dei rifiutati», in programma sabato 25 ottobre dalle ore 9.00 alle 12.30 al Teatro Cinema K2 di via Rosmini, 1/b, a Verona, è promosso da Caritas Diocesana Veronese, Ass. La Fraternità, Soc. San Vincenzo de’ Paoli, Coop. Il Samaritano, Ass. Don Tonino Bello, Ass. Ripresa Responsabile e Telepace.
Il Convegno sarà aperto da Mons. Giuliano Ceschi, direttore della Caritas Diocesana Veronese, al quale seguirà un intervento videoregistrato di S.E. Mons. Giuseppe Zenti, Vescovo di Verona. A seguire gli interventi di: don Mario Golesano, parroco del quartiere Brancaccio di Palermo, presidente della Fondazione Don Giuseppe Pugliesi, Emanuela Zuccalà, giornalista di “Io Donna”, dott. Giampaolo Trevisi, vicequestore Questura di Verona, Paola Mereghetti (Ristretti Orizzonti- Gruppo redazionale di detenuti di Padova e Vicenza). Moderatore, Roberto Zoppi, giornalista di Telepace.
Un’occasione per puntare i riflettori su una realtà, quella del carcere, complessa e piena di contraddizioni nelle sue enormi problematiche, che pur appartenendo alla città e alla sua provincia, poca attenzione suscita. L’obiettivo del seminario è quello di risalire i vicoli delle povertà alla ricerca di quella barriera invisibile ma concreta che attribuisce sempre all’altro, anzi, alle categorie di “altri” la responsabilità della nostra condizione di malessere e insoddisfazione. L’incontro di sabato 25 ottobre intende quindi richiamare la comunità cristiana tutta a riflettere sul rapporto tra noi e le povertà emergenti che vengono a “toccarci” e “disturbarci”: gli altri, i poveri, i diversi per etnia o per provenienza o per emarginazione, sono i nostri nemici o ancora nostri fratelli? Sono fonte di paura, capro espiatorio del nostro malessere o nostro prossimo con cui condividere il bisogno di solidarietà e legalità?