Il Gruppo Giustizia e Pace e Casa Mamma Nella della Parrocchia di San Vito di Leguzzano (Vi) e Corte Priorato Gandin, vi invitano domenica 23 maggio 2010 all’evento: “Un futuro per tutti: dove va il mondo e dove andiamo noi”. Alle ore 10 ci sarà un incontro con Filomeno Lopes, giornalista della Radio Vaticana, filosofo, musicista. Alle 11,30 la Santa Messa in Corte Priante Gandin. A seguire, alle ore 13, un buffet di cucina nigeriana. E’ gradita la prenotazione: 320.3206212
Il mondo sta cambiando rapidamente e ci troviamo spiazzati di fronte a scenari che mutano in continuazione. Nuove nazioni sospinte da uno sviluppo economico formidabile si affacciano sui mercati mondiali. Questa situazione, unita alla crisi economica e sociale che stiamo vivendo, ci spinge a rinchiuderci e a cercare sicurezze immediate o presunti colpevoli che minacciano il nostro stile di vita, la nostra sicurezza, la nostra cultura.
Con queste premesse quale futuro ci attende? E’ possibile sperare che da questa crisi nasca una società mondiale migliore in cui ci sia posto anche per chi finora ha raccolto solo le briciole?
Ci aiuterà a riflettere su questi temi il giornalista, filosofo e musicista FILOMENO LOPES.
Mi chiamo Filomeno Lopes (Fifito), sono originario della Guinea-Bissau: un piccolo paese che si trova sulla costa occidentale dell’Africa e confina con la Guinea-Conackry, Senegal e l’Isola di Capo Verde. Ho studiato a Roma – dove vivo attualmente – presso le Pontificie Università Urbaniana e Gregoriana di Roma. Nella prima ho conseguito il Baccalaureato in Missiologia e Catechesi Missionaria e nella seconda la Licenza in Teologia Fondamentale e il Dottorato in Filosofia e Comunicazione Sociale. Lavoro da diversi anni alla sezione di lingua portoghese della Radio Vaticana in qualità di redattore. Dal 1998 divido il mio tempo tra l’attività giornalistica alla Radio e l’impegno letterario ed artistico per la pace e lo sviluppo nel mio paese e nel mio continente. Infatti mi considero un semplice africano, cittadino del mondo e che ha un grande debito con il suo continente e con tutto il mondo. E attraverso il mio modesto impegno artistico e letterario cerco di restituire, per quanto mi è possibile, un po’ di quanto ho ricevuto, dal mio continente e dal mondo in generale ed in modo particolare dall’Italia.