La pace è ogni passo: Thich Nhat Hanh a Roma e Napoli con la Comunità di Plum Village. La riflessione su una Pasqua di Pace si arricchisce quest’anno dell’incontro con l’esperienza sprirituale del monaco vietnamita buddhista di tradizione zen forse più noto – insieme al Dalai Lama – per il suo impegno per i diritti umani, il superamento dei conflitti, il dialogo interreligioso. Torna infatti in Italia il venerabile Thich Nhat Hanh, con un gruppo di monache e monaci del monastero francese di Plum Village.
LA PACE È OGNI PASSO: è la sua forte sfida perché gli essere umani, aldilà della loro fede religiosa, acquisiscano nuovi strumenti di confronto, superamento della rabbia e del desiderio di vendetta, costruzione della pace. A maggio prossimo tornerà in Vietnam, sotto l’egida dell’ UNESCO, per dirigere una Conferenza mondiale sul BUDDHISMO IMPEGNATO, per affinare gli spazi di queste tradizioni rispetto ai problemi dell’ambiente, della globalizzazione, dei sistemi scolastici, delle famiglie.
Quest’anno la visita italiana sarà dedicata in particolare al dialogo COI GIOVANI.
A ROMA il programma– curato dall’associazione EsserePace” – prevede:
– Giovedi 20 marzo, h.15,30, Meditazione camminata aperta a tutti, con avvio da piazza Venezia (sede Onu in piazzetta S.Marco) fino a piazza Navona. Qui Meditazione seduta, guidata da Thich Nhat Hanh
– Venerdi 21 / mercoledi 26 marzo – Ritiro nazionale, riservato a circa 1000 persone, presso Castelfusano.
A NAPOLI il programma– curato da “ProgettoPace Napoli” e da “L’arte della felicità” – prevede:
– Venerdì 28 marzo h.9,30 THICH NHAT HANH Dialogo con gli studenti (Multicinema Modernissimo – su prenotazione)
– Venerdì h.17,30 Sister CHAN KHONG: Meditazione guidata su “Toccare la terra” (Villa Pignatelli)
– Sabato 29 marzo h.10,00 THICH NHAT HANH Incontro con la città (Teatro Augusteo) e, a seguire, Meditazione camminata a piazza del Plebiscito.
A Napoli sarà presentato il percorso di EDUCAZIONE ALLA PACE svolto per oltre un anno tra i giovani napoletani, per avvicinarli alle pratiche della presenza mentale, della compassione, dell’azione nonviolenta.
PER APPROFONDIMENTI:
In Italia i libri di Thich Naht Hahn sono oltre 40, editi negli Oscar Mondadori, dall’Ubaldini e dalla Neri Pozza.
L’ultimo libro è “Nel rifugio della mente” (Mondadori), dedicato alle possibili risposte zen alla crescita del terrorismo. Contiene proposta di Pratiche di pace, indicazioni agli uomini politici, un’intervista impossibile a Bin Laden e analisi del conflitto israeliano-palestinese.
Sul dialogo tra buddhismo e cristianesimo, ricordiamo anche: ”La luce del Dharma” (Mondadori).
THICH NHAT HANH
Biografia – Il suo rapporto col Cristianesimo
Il Venerabile Thich Nhat Hanh, nato in un villaggio del Vietnam centrale nel 1926, ha preso i voti all’età di sedici anni nella tradizione del buddhismo zen Lâm Tè (Lin Chi, Rinzai in giapponese).
Fin da giovane, testimone delle devastazioni portate nel suo Paese dalla guerra prima franco-indocinese e poi americana nel Vietnam, ha avuto chiara la percezione che il buddhismo non poteva rinchiudersi nei templi disinteressandosi delle vicende umane ma era chiamato ad agire con equanimità, compassione ed efficacia per portare alla gente aiuti concreti, insieme a insegnamenti e sostegno spirituale. La distruzione e il caos che vedeva intorno a sé lo spinse a fondare insieme ad alcuni amici la SYSS, (Scuola dei Giovani per il Servizio Sociale) organizzazione di cooperazione alla ricostruzione dei villaggi distrutti, e a fondare una rivista pacifista.
In una successiva visita in America (1966), per chiedere esplicitamente la cessazione dei bombardamenti, riuscì a incontrare l’allora Segretario di Stato alla Difesa, Robert Mc Namara, che si disse in seguito “molto turbato” da quel colloquio e pochi mesi dopo si dimise dall’incarico.
Mentre si trovava negli Usa, Thich Nhat Hanh fu messo al bando da entrambi i governi vietnamiti per le sue attività in favore della pace e non poté più tornare nel suo Paese. Da allora ha viaggiato per l’Occidente stabilendosi ben presto in Francia. (L’esilio durerà 39 anni: solo alla fine del 2004 ha avuto il permesso ufficiale di rimettere piede nel suo Paese, e ora Thich Nhat Hanh si trova in Vietnam per un giro di insegnamenti e di ritiri che durerà tre mesi).
Nel 1966 ha guidato la Delegazione Buddhista alla Conferenza di Pace di Parigi, incoraggiando i capi politici di tutto il mondo a usare la nonviolenza come strumento per risolvere i conflitti. La sua dedizione totale a portare la pace spinsero Martin Luther King Junior, premio Nobel per la Pace 1964, a candidarlo per il Nobel per la Pace nel 1967 (il premio non venne assegnato quell’anno).
Thich Nhat Hanh è un chiaro promotore del “Buddhismo Impegnato”, che mette in relazione le pratiche meditative tradizionali con la pratica attiva della nonviolenza e dell’attenzione alle problematiche ambientali, alla luce dell’insegnamento dell’ inter-essere di tutto ciò che esiste e vive. È anche un autore prolifico che ha scritto oltre cento libri, tradotti e pubblicati in tutto il mondo: ora finalmente anche in Vietnam ( v. bibliografia italiana allegata).
Ha stretto amicizia e collaborato con eminenti personalità religiose cristiane, come Thomas Merton (sul loro incontro è uscito di recente un libro), che scrisse di lui: “Thich Nhat Hanh è mio fratello”, con il Benedettino Padre David Steindler-Rast (“In quel periodo ebbi il privilegio di incontrare Thich Nhat Hanh, e in lui riconobbi un fratello nello Spirito”), con il gesuita Padre Daniel Berrigan. Convinto assertore della necessità di ognuno di ritornare alle proprie radici spirituali per riscoprire quanto di buono e di profondamente risanante può offrire la propria tradizione d’origine, coltiva da sempre un tipo di insegnamento che conduce alla riconciliazione nel profondo con i propri antenati spirituali. Ai molti punti di contatto fra la tradizione buddhista e la religione cristiana ha dedicato svariati discorsi e insegnamenti e due libri: Il Buddha vivente, il Cristo vivente (prefazione di Padre Steindler-Rast, OSB) e La luce del Dharma: dialogo fra buddhismo e cristianesimo (Oscar Mondadori).
Nel 1996, a Firenze, il Centro Francescano Internazionale di Studi per il Dialogo fra i Popoli gli ha conferito, con la benedizione di S.S. Giovanni Paolo II e l’Alto Patrocinio del Presidente della Repubblica Italiana, il Premio Internazionale “San Francesco e Santa Chiara d’Assisi”, definendolo “Moderno San Francesco”.
Attualmente vive a Plum Village, comunità monastica da lui fondata che si trova nella Francia meridionale, presso Bordeaux, dove conduce ritiri di consapevolezza per monaci e laici, scrive, fa giardinaggio e lavora per iniziative di aiuto ai bambini delle zone rurali del Vietnam e ai profughi vietnamiti nel mondo. Ha fondato anche centri di pratica negli Stati Uniti, nel Vermont (Green Mountain Dharma Center) e in California (Deer Park Monastery, Escondido). I suoi studenti lo chiamano Thây, appellativo onorifico che significa “Maestro” in vietnamita; in Europa e in America cresce di continuo il numero dei suoi studenti, che praticano individualmente e collettivamente, organizzando ritiri e incontri di pratica.
Thich Nhat Hanh conduce in tutto il mondo ritiri sull’arte di vivere in presenza mentale e ha guidato ritiri speciali per reduci americani della guerra nel Vietnam, per psicoterapeuti, per artisti, per attivisti ambientalisti, per bambini e, nel 2002, per un gruppo di praticanti ebrei e palestinesi.
Maggiori informazioni su di lui e sulla sua comunità si trovano in inglese sul sito www.plumvillage.org e in italiano sul sito www.esserepace.org