20.09.09 – Rovereto (Tn) – «Il Cittadino Partecipa – Idee per riattivare la democrazia in Trentino»

Il Trentino è percepito dal resto d’Italia come un’isola felice dove c’è ricchezza, senso civico, qualità della vita molto elevata, onestà e un associazionismo molto sviluppato. In realtà negli ultimi anni si sono susseguiti scandali politici ed economici estremamente gravi, che se anche non hanno varcato la soglia della regione, hanno però turbato i cittadini della provincia. Politici di tutti gli schieramenti sono stati indagati per corruzione, amministratori sono sotto processo per avere governato in maniera non chiara le società pubbliche a loro affidate. I controllori ambientali dell’APPA, non controllavano e non vedevano discariche riempite di rifiuti tossici, scoperte solo grazie all’intervento della Forestale Veneta. É stato uno stillicidio di informazioni che ha mostrato ai trentini l’esistenza di un modo di governare spregiudicato e a volte al confine del lecito, tanto che anche il Difensore Civico di quel periodò affermò che la mafia esisteva anche nel trentino.

Alla fine del 2008 sono sorti in FaceBook, spontaneamente, dei gruppi di discussione su come reagire a questo stato di cose. Dopo settimane di discussione alcuni cittadini di tutta la provincia hanno cominciato a trovarsi di persona per discutere cosa si potesse fare. Ed hanno valutato ogni possibilità di intervento senza porsi limiti. Questi cittadini hanno considerato la possibilità di fare manifestazioni, blocchi stradali, occupazioni delle piazze, mandare lettere ai giornali, usare lo strumento del referendum, della iniziativa popolare, organizzare assemblee pubbliche. Negli incontri tenuti dal gennaio 2009 ogni due settimane, i cittadini presenti hanno discusso sugli esempi di metodi democratici portati avanti nel mondo.

Escluse via via tutte le idee pensate inizialmente, si sono focalizzati sul metodo partecipativo di origine statunitense, chiamato in quel paese «Town Meeting del 21° Secolo». Perché questo strano nome? Perché si rifà all’esperienza dei Town Meeting, ossia delle riunioni cittadine delle piccole città degli stati del New England, sulla costa est degli USA. Dal 1700 in quegli stati i cittadini delle piccole comunità si autogovernano in riunioni convocate 1 o 2 volte all’anno e decidono su tutte le questioni locali per alzata di mano. Ossia tramite una forma di democrazia diretta efficace e funzionante da più di due secoli. La organizzazione non-profit AmericaSpeaks hanno pensato di attualizzare quel metodo tradizionale, coinvolgendo un gran numero di persone (4-5 mila), suddivisi in molti tavoli da 10-15 persone con la presenza di un facilitatore e di un computer collegati a un tavolo centrale e a schermi televisivi giganti. Il tutto realizzato nell’arco di un solo giorno.
Lo scopo era quello di far discutere i cittadini su un determinato argomento, farli deliberare, farli votare e raggiungere a fine giornata una lista di priorità espresse dai presenti. Questo metodo è stato usato per progettare, a New York, la zona dove c’erano le Torri Gemelle. E a New Orleans per la ricostruzione post-uragano. Ed anche in California, per progettare insieme il sistema sanitario.

Tutto ciò ha un costo organizzativo e di materiali molto rilevante e per ciò questa metodologia partecipativa è di solito organizzata dagli enti pubblici. Ma il locale gruppo organizzatore non si è fatto spaventare da queste difficoltà tecniche ed economiche. Una volta deciso di utilizzare questo metodo, ha iniziato ad organizzare l’evento dal basso, ossia senza soldi. É stata stabilita una data: domenica 20 settembre 2009 il Palasport di Rovereto ospiterà la giornata partecipativa «Il Cittadino Partecipa – Idee per riattivare la democrazia in Trentino», promossa da “TrentoAttiva”, “PartecipAzione Cittadini Rovereto” e liberi cittadini.

É stato creato un sito web: www.ilcittadinopartecipa.it ed organizzata la suddivisione della giornata. Al mattino parleranno relatori trentini, italiani e stranieri esperti di democrazia diretta e partecipata. Nel pomeriggio i cittadini discuteranno le proposte da portare avanti per migliorare la democrazia nel trentino. Il ruolo di facilitatore sarà svolto da volontari, i computer saranno prestati dai partecipanti, così come i videoproiettori. É stato trovato anche uno sponsor software, che fornirà l’assistenza informatica (la Posit di Trento) per coordinare i dati provenienti da 33 computer. A fine serata tutti i 333 partecipanti riceveranno un foglio con stampate le idee più votate emerse. Che verranno poi date ai media, messe sul blog, fatte girare tramite mailing list. E portate in Consiglio Provinciale. E questo sarà solo l’inizio. Se il Consiglio Provinciale non darà loro ascolto verranno utilizzati gli strumenti di democrazia diretta previsti dallo statuto provinciale. Un esperimento democratico ambizioso, partito dal basso, curato nei minimi particolari e che il gruppo organizzatore spera farà da stimolo ai cittadini desiderosi di maggiore democrazia, dell’Italia e del mondo. (Paolo Michelotto)

Per informazioni: www.ilcittadinopartecipa.it