19.05.2014 – San Bonifacio (Vr) – Manfred Spitzer presenta il libro «Demenza digitale, come la nuova tecnologia ci rende stupidi»

La digitalizzazione dei saperi, l’uso crescente delle nuove tecnologie e il progressivo calo dell’impiego degli strumenti tradizionali di formazione, quali conseguenze hanno sulle nostre capacità di apprendimento? Che danni possono provocare l’uso di strumenti quali facebook, playstation, e altri , sulla crescita dei nostri figli?
L’eccessiva dipendenza dagli strumenti tecnologici che ricadute possono avere sulle capacità di apprendimento, di relazione, di comprensione del quotidiano?
Per affrontare questi temi la Libreria Bonturi di San Bonifacio ha appositamente invitato dalla Germania il prof. Manfred Spitzer, autore del libro «Demenza digitale, come la nuova tecnologia ci rende stupidi» (Ed. Corbaccio).

Lunedì 19 maggio alle ore 16.00 presso il liceo Messedaglia a Verona, il prof. Spitzer incontrerà quanti sono interessati a questo tema. Con l’autore dialogheranno:
Prof. Stefano Quaglia, direttore reggente dell’Ufficio scolastico di Verona; Paolo Ambrosini, vicepresidente Ali Confcommecio.

Sempre lunedì 19 maggio, alle ore 20.45 presso la sala incontri dell’Istituto «Dal Cero», in via Camporosolo a San Bonifacio, nell’ambito del ciclo «Incontri d’autore», il prof. Spitzer presenterà il suo libro «Demenza digitale».

Nato nel 1958, Manfred Spitzer è laureato in Medicina e Psichiatria. È stato visiting professor a Harvard e attualmente dirige la Clinica psichiatrica e il Centro per le Neuroscienze e l’Apprendimento dell’Università di Ulm. Autore di numerosi saggi, fra cui, pubblicato con successo da Corbaccio «Demenza digitale.», è uno dei più rinomati studiosi tedeschi delle neuroscienze.

Senza computer, smartphone e Internet oggi ci sentiamo perduti. Questo vuol dire che l’uso massiccio delle tecnologie di consumo sta mandando il nostro cervello all’ammasso. E intanto la lobby delle società di software promuove e pubblicizza gli esiti straordinari delle ultime ricerche in base alle quali, grazie all’uso della tecnologia, i nostri figli saranno destinati a un radioso futuro ricco di successi. Ma se questo nuovo mondo non fosse poi il migliore dei mondi possibili? Se gli interessi economici in gioco tendessero a sminuire, se non a occultare, i risultati di altre ricerche che vanno in direzione diametralmente opposta? Sulla base di tali studi, che l’autore analizza in questo libro documentatissimo e appassionato, è lecito lanciare un allarme generale: i media digitali in realtà rischiano di indebolire corpo e mente nostri e dei nostri figli. Se ci limitiamo a chattare, twittare, postare, navigare su Google finiamo per parcheggiare il nostro cervello, ormai incapace di riflettere e concentrarsi. L’uso sempre più intensivo del computer scoraggia lo studio e l’apprendimento e, viceversa, incoraggia i nostri ragazzi a restare per ore davanti ai giochi elettronici. Per non parlare dei social che regalano surrogati tossici di amicizie vere, indebolendo la capacità di socializzare nella realtà e favorendo l’insorgere di forme depressive.
Manfred Spitzer mette politici, intellettuali, genitori, cittadini di fronte a questo scenario: è veramente quello che vogliamo per noi e per i nostri figli?

L’incontro rientra nella rassegna «Incontri d’autore» organizzata dalla Libreria Bonturi; per quest’evento collabora anche l’associazione «Famiglie in rete». Media partner: Radio 80. Si ringrazia per la gentile ospitalità l’Istituto Dal Cero. Ingresso libero sino ad esaurimento dei posti disponibili.

Libreria Bonturi – 045.6710339 – [email protected]