19.04.08 – Vicenza – «No ai rifiuti tossici e nocivi nel quartiere ferrovieri»

Sabato 19 aprile alle ore 17 nel quartiere Ferrovieri di Vicenza, presso la SALA della CIRCOSCRIZIONE di VIA VACCARI, 107 angolo Via Rismondo, 2, si terrà l’assemblea pubblica: «No ai rifiuti tossici e nocivi nel quartiere ferrovieri». Saranno presenti DELEGATI e LAVORATORI delle OFFICINE TRENITALIA di VICENZA. Interverrà: FULVIO AURORA (Vice-presidente di Medicina Democratica (MD), Segretario dell’Associazione Esposti Amianto – AEA); VALENTINO TAVOLAZZI (Ingegnere, Medicina Democratica di Ferrara). Trenitalia ed Enel vogliono costruire nel quartiere Ferrovieri di Vicenza un impianto per il trattamento e lo smaltimento di rifiuti pericolosi, classificato come “industria insalubre di 1° classe”, cioè molto pericoloso per la salute.

Perché? Perché alcuni studi hanno dimostrato che il settore vale 90 milioni di tonnellate annue di rifiuti pericolosi derivanti da lavorazioni industriali e cresce annualmente di circa il 10%, mentre il mercato dello smaltimento, il cui giro d’affari vale circa 600 milioni di euro con tassi di crescita costanti nell’ordine dell’8% annuo. E’, insomma, una torta gigantesca di cui Trenitalia ed Enel vogliono spartirsi una fetta.

Che poi questo venga fatto sulla pelle dei lavoratori o dei cittadini, questo, a lor signori, importa poco.
I lavoratori delle Officine di Trenitalia si stanno già mobilitando contro la costruzione di questo impianto la cui pericolosità, come al solito, come per l’amianto, ci verrà confermata tra 20 anni, quando saranno evidenti i danni per la salute. Alla metà di aprile ci sarà uno sciopero e una manifestazione dei ferrovieri contro la costruzione dell’impianto a cui tutti dobbiamo dare il nostro contributo, come lavoratori, come cittadini, come abitanti del quartiere.

L’assemblea sarà un importante momento di approfondimento sui rischi di questo impianto e sulle ragioni del nostro no alla sua costruzione. Saranno presenti esperti e lavoratori; sarà possibile confrontarsi e discutere assieme come portare avanti questa lotta per la salute nel territorio e nei luoghi di lavoro.