Un percorso rivolto a professionisti e realizzato con Aaster, Fondazione Lanza e Il Regno, che prende il via il 17 aprile alle ore 16,30 con un incontro al Teatro ai Carmini di Vicenza con Salviato, Bonomi, Pegoraro e Prezzi.
La Caritas diocesana Vicentina con tre partner di respiro nazionale lancia un percorso formativo per professionisti per apprendere dalle relazioni interpersonali. Perchè l’altro non è mai solo oggetto ma sempre anche soggetto di reciprocità. Sarà un percorso di formazione della durata, per questa prima tappa, di un anno e che punta molto anche sull’aspetto esperienziale.
Pensato e realizzato assieme al Consorzio Aaster di Milano, la rivista dei Dehoniani Il Regno di Bologna e la Fondazione Lanza di Padova, «L’ALTRO MAESTRO» prenderà il via con un evento inaugurale sull’altra finanza il 17 Aprile alle ore 16,30 al Teatro ai Carmini, in corso Fogazzaro a Vicenza. Relatore sarà Fabio Salviato, presidente di Banca Etica, ma sono previsti anche gli interventi dei partner: il sociologo Aldo Bonomi, direttore del consorzio Aaster; il direttore della Fondazione Lanza Renzo Pegoraro, il direttore della rivista Il Regno, Lorenzo Prezzi. Il direttore della Caritas diocesana, don Giovanni Sandonà, presenterà in tale occasione i dettagli del progetto formativo.
Coordinato dal giornalista e docente Stefano Ferrio, L’ALTRO MAESTRO si rivolge a chi, con diverse responsabilità professionali, opera a contatto con altre persone nella difficoltà di gestire le relazioni interpersonali.
Ma perché un corso per professionisti, come imprenditori, manager, avvocati, medici, docenti, amministratori pubblici e giornalisti? La Caritas non si occupa di poveri? “Se è vero – spiega il direttore delle Caritas diocesana don Giovanni Sandonà – che povero nella nostra società complessa non significa solo privo di un reddito adeguato, ma anche debole rispetto a vissuti relazionali abitati da complessità, solitudine, sofferenza se non patologia, allora chi più dei professionisti è in grado di incidere quotidianamente e normalmente sulle relazioni che determinano le qualità della nostra vita sociale e personale?”. Dall’imprenditore e manager alle prese con un concetto di lavoro sempre più immateriale e mutevole, all’avvocato di fronte a un’idea di giustizia sempre più problematica; dal docente di fronte ad allievi dai bisogni sempre più complessi, al medico di fronte a interrogativi etici sempre più assillanti; dall’amministratore pubblico alle prese con decisioni fondamentali per la comunità, al giornalista di fronte ad una notizia la cui vendibilità potrebbe da sola determinarne il valore mediatico: “in qualsiasi ambito sociale o professionale ci si trovi, le relazioni si instaurano in base alla condivisione fisica e spirituale di uno spazio e di un tempo; è così per l’imprenditore che si confronta con il dipendente su tematiche inerenti produzione, marketing e business plan e comprenderà così come stia cambiando quel mondo del lavoro a cui egli stesso appartiene. Un processo virtuoso che riguarda anche avvocato e cliente, docente e allievo, medico e paziente, amministratore e amministrati, chiamati a una più profonda comprensione di cosa oggi significhi misurarsi con la giustizia, l’educazione, la salute, il bene comune, l’informazione” spiega Stefano Ferrio. “E se ognuno di noi è un possibile Altro per gli infiniti suoi simili – continua il coordinatore dell’iniziativa – nella quotidiana realtà di Caritas, che promuove questo percorso, l’Altro si presenta comunemente come ultimo, straniero, disabile, ammalato, emarginato. Di conseguenza, la proposta formativa non potrà prescindere da questo stesso Dna di cammini compiuti sul campo, a contatto con diversità dal tratto definito e carico di valore esperienziale”.
Attraverso tre successive proposte, che inizieranno a maggio, L’ALTRO MAESTRO si svilupperà grazie ad un scambio interattivo che vuole staccarsi dal classico modello delle conferenze. Ciò avverrà grazie ad alcuni “Maestri” che si sono messi a disposizione e che a coppie si relazioneranno con i partecipanti: Antonio Fojadelli, procuratore capo di Treviso; Luigi Zanesco, oncologo della Città della Speranza; Osvaldo Bagnoli, allenatore di calcio; Laura Puppato, sindaca di Montebelluna; Raffaele Bono, imprenditore vicentino; Franco Fasolo, psichiatra; Michele Di Cintio, filosofo.