Alzheimer: la persona ammalata, la famiglia, la società: questo il filo conduttore del ciclo di tre incontri che il Comune di Sommacampagna, Assessorato alle Politiche Sociali e la Casa di Riposo “Gian Antonio Campostrini” – centro diurno “Villa San Giuseppe”, in collaborazione con Associazione Alzheimer Verona e Rotary Club di Villafranca, hanno programmato il 29 febbraio, il 7 e 17 marzo, con l’intenzione di porre l’attenzione sul morbo di Alzheimer e le sue conseguenze nell’individuo colpito e nella sua famiglia. L’Alzheimer è una demenza progressiva invalidante più frequente nel soggetto anziano ma che può manifestarsi anche prima dei cinquant’anni. La malattia è oggi definita come quel «processo degenerativo che distrugge progressivamente le cellule cerebrali, rendendo a poco a poco l’individuo che ne è affetto incapace di una vita normale». Nel nostro Paese ne soffrono circa 800 mila persone, nel mondo 26,6 milioni con una netta prevalenza di donne. Tra tutte le demenze quella di Alzheimer è la più comune rappresentando, a seconda della casistica, l’ 80-85% di tutti i casi di demenza. Le persone affette iniziano con deficit di memoria quotidiana, dimenticandosi piccole cose, poi mano a mano il deficit aumenta e la perdita della memoria arriva a colpire anche la memoria episodica retrograda. Una persona colpita dal morbo può vivere anche una decina di anni dopo la diagnosi conclamata di malattia.
Lunedì 17 marzo, ore 20.30 – sala polifunzionale Caselle – «Tutti per uno, nessuno da solo – la tutela legale, le strutture territoriali, le agevolazioni» relatori. Dott. Maurizio Milella – assistente sociale, Silvana Zampieri – avvocato, Barbara Cordioli, esperta riabilitazione terza età, Associazione Alzheimer Verona
Modererà gli incontri l’avv. Tomas Chiaramonte, consulente direzione CdA Casa di Riposo Campostrini – centro diurno Villa San Giuseppe.