«Riportare al centro dell’attenzione il tema dell’acqua significa riportare al centro i legami della società con il suo territorio, i suoi valori e priorità, la sua storia e le sue politiche. L’acqua è vita, è territorio, è agricoltura, è salute ed energia. Tutte queste dimensioni sono vissute direttamente a livello delle comunità locali», spiega Petrella. «Qui sta il senso del principio di prossimità; l’acqua è espressione della comunità dell’abitare il territorio».
Riccardo Petrella è presidente dell’«Istituto Europeo di Ricerca sulla Politica dell’Acqua» a Bruxelles e promotore dell’«Università del Bene Comune» a Verona con cui ha lanciato in Italia nel 2012, insieme ad altre organizzazioni, l’iniziativa internazionale «Dichiariamo illegale la povertà – Banning Poverty 2018». Dottore honoris causa di otto università, è stato direttore del Centro di coordinamento di Ricerche economiche e sociali a Vienna ed ha diretto Prospettiva e Valutazione della scienza e della tecnologia alla Commissione della Comunità europea a Bruxelles. È considerato il pioniere dell’acqua pubblica in Europa, da cui è nato il movimento dell’«Acqua Bene Comune» in Italia; insieme a Mario Soares, ex presidente della repubblica del Portogallo, ha creato nel 1997 il Comitato internazionale per il Contratto mondiale dell’acqua.