12.06.09 – Verona – Iniziativa del Comitato di cittadini contro il collegamento autostradale delle Torricelle

«NO all’autostrada in città». Siete invitati alla MANI-INFORMA-AZIONE in programma venerdi 12 giugno ore 20,30 in piazza Bra a Verona e promossa dal Comitato di Cittadini contro il collegamento autostradale delle Torricelle. Alle ore 20,30: Mani-Inform-Azione, sei comizi in sei cantoni della Bra’ con suoni e proiezioni che raccontano della più grande fregatura che Verona abbia mai visto.

ore 22: Mani-Festa-Azione, una grande catena umana intorno ai giardini della Bra’: un abbraccio affettuoso alla città racchiuso da cuori e non da autostrade. Con giocolieri, musicisti, ballerini di tango …

VIENI A DIRE LA TUA!

Difendiamo il nostro territorio la salute, il nostro portafogli !!!

Aderiscono alle iniziative del comitato: Il Carpino, Amici della Bicicletta di Verona, Legambiente, Italia Nostra, WWF.

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Il Comitato dei cittadini di Verona contrari al collegamento autostradale delle Toricelle, venerdì 12 giugno saranno in piazza Bra per informare la cittadinanza sulla «più grande fregatura che Verona abbia mai avuto».

E spiegano: «In campagna elettorale ci siamo astenuti dall’esprimere pareri, perché siamo convinti che la nostra attività debba essere assolutamente trasversale agli schieramenti politici. Però ora che i giochi sono fatti e i risultati elettorali noti, non possiamo non esprimerci su alcuni fatti che consideriamo particolarmente gravi, concernenti l’incontro di presentazione del progetto Technital tenutosi pochi giorni fa alla Gran Guardia, che l’amministrazione ha deciso all’ultimo minuto di “blindare” escludendo dal dibattito i comitati dei cittadini, allo scopo di evitare che emergessero voci fuori dal coro.

In primo luogo, abbiamo letto che il Sindaco ha detto, senza dar il diritto di replica ai cittadini, che «su questo progetto di sciocchezze ne sono state dette tante, fin troppe, come il fatto che si tratti di un’autostrada in città, mentre di quest’opera, priva di impatto ambientale e a costo zero per le casse comunali, beneficeranno non solo Borgo Trento e Veronetta, ma tutta la viabilità cittadina».

Se ci fosse stato concesso partecipare all’incontro, avremmo chiesto al sindaco come definisce lui una strada a quattro corsie più corsie di emergenza, di 12 km di lunghezza, di cui otto a cielo aperto, fornita di caselli per il pagamento del pedaggio? E come può una qualsiasi strada essere priva di impatto ambientale? Il fatto, poi, che sia a costo zero per le casse comunali, non significa che sia a costo zero per i cittadini. Il traforo, come indicato anche nei flussi di traffico del progetto preliminare di Technital, si sorregge prevalentemente sul traffico interprovinciale, e se non ci sarà una Ztl che blinderà il centro storico e le Torricelle, l’opera sarà del tutto ininfluente per togliere il traffico da Veronetta.

In secondo luogo, sempre nel sopracitato convegno, abbiamo letto che il sindaco ha affermato che le tariffe «non sono ancora state stabilite» e che dire che il traforo «inciderebbe addirittura per 1.200 euro l’anno su una famiglia è una scemenza».

Su questo punto invitiamo il sindaco a leggere il progetto preliminare di Technital che indica (e l’assessore Enrico Corsi ha già confermato in più occasioni) in euro 1,15 ad auto e 0,40 euro/km per i camion, le tariffe di percorrenza del tunnel. Basta una semplice moltiplicazione per capire che ogni cittadino che debba percorrere il traforo per quattro volte al giorno per andare a lavorare spenderà 1.200 euro all’anno. Questa non è una scemenza, ma semplice aritmetica.

Infine, avendone avuto l’occasione, avremmo potuto spiegare che, per quanto riguarda le aziende vincitrici del bando, ci siamo limitati a segnalare che un’azienda appartenente alla cordata Technital – la veronese Impresa Costruzioni Mazzi – ha finanziato la campagna elettorale del partito del Sindaco. Ed abbiamo affermato con forza che, per questa ragione, il Sindaco e il suo partito avrebbero dimostrato maggiore stile ed eleganza astenendosi dal procedimento di scelta del promotore anziché esprimere pubblicamente e rumorosamente, prima dell’adozione delle decisioni formali da parte della Giunta, la propria opinione (ricordiamo che, all’epoca, i titoli dei giornali erano del seguente tenore: “Tosi: Technital o crisi”). La nostra ci sembra un’affermazione di puro buon senso, e quindi la ribadiamo.

Queste sono le domande e le osservazioni che avremmo voluto rivolgere al sindaco durante l’incontro. Stiamo ancora attendendo da lui spiegazioni e rassicurazioni. Invece, leggiamo che per quanto gli concerne, «non ci sarà alcun confronto con chi non vuole l’opera, mentre sul contenuto e sul metodo siamo sempre aperti al dialogo». Questo atteggiamento ci conferma, ahinoi, che il primo cittadino è disponibile a confrontarsi solo con chi la pensa come lui, E che Tosi non è il sindaco di tutti i cittadini di Verona, ma solo di quelli che vogliono il traforo.

Speriamo, per lo meno, che l’assessore Enrico Corsi dia finalmente seguito alla sua promessa: «Nelle prossime settimane faremo assemblee nei quartieri» ha detto. Ce lo auguriamo di cuore, dal momento che la stessa promessa era già stata fatta più di un anno fa ma dopo il primo incontro pubblico in Sala Marani a Borgo Trento, è caduta miseramente nel vuoto.

Il nostro punto di vista lo racconteremo venerdì sera, in piazza Bra, a partire dalle 20,30. In sei angoli della piazza ognuno potrà ascoltare le nostre ragioni e dire la sua, liberamente e senza invito. Una Mani-Informa-Azione con voci, suoni e immagini per raccontare della più grande fregatura che Verona abbia mai avuto».