Francesco Jori, autore di «Ne uccise più la fame» (Edizioni Biblioteca dell’immagine), sarà l’ospite che, giovedì 9 ottobre 2014 dalle ore 18,45 alle 20, terrà a battesimo la rassegna «Aperitivo letterario» organizzata a Soave presso Borgo Rocca Sveva (Via Covergnino n.7) con la collaborazione della Libreria «Bonturi» di San Bonifacio. Dopo l’aperitivo ci sarà la presentazione del libro. E, a seguire, per chi si sarà prenotato, la cena con l’autore.
Francesco Jori, classe 1946, laurea in Scienze Politiche all’università di Padova, giornalista professionista, ha lavorato al «Resto del Carlino», «Mattino di Padova», «Il Gazzettino», di cui è stato inviato speciale e vice direttore, occupandosi in modo particolare della politica, dell’economia, della società del Nordest. Attualmente è editorialista dei quotidiani nordestini del gruppo «L’Espresso». È inoltre vice direttore del Centro Studi Giorgio Lago dell’università di Padova. Con «Edizioni Biblioteca dell’Immagine» ha pubblicato i libri «La filosofia della scarpa» (2007) e «L’ultimo dei barcari» (2009); assieme a Toni Grossi, «Storia di Padova» (2010); con altri autori «Dal nostro corrispondente» (2011); con Sergio Frigo ha curato i sette volumi veneti dell’«Antologia dei grandi scrittori» (2012). Con Canova ha pubblicato «Prigionieri del Nordest» (2005). Con Marsilio ha pubblicato «Di Nordest non ce n’è uno» (2007), «Dalla Liga alla Lega» (2009) e «Senza politica» (2012). Con Laterza ha pubblicato assieme a Giovanni Luigi Fontana, Giorgio Riello e Silvano Bressanin «Racconti d’impresa» (2009). Infine, nel 2013 ha dato alle stampe «Il Sud del Nord» per Biblioteca dell’Immagine.
In «Ne uccise più la fame» una Prima Guerra mondiale inedita, poco raccontata dalla storiografia ufficiale, raramente approfondita negli studi. Francesco Jori ripercorre gli anni di guerra vissuti dai civili nelle retrovie delle città, dei piccoli villaggi, dove non giunsero direttamente gli orrori delle trincee, ma il vuoto e la paura lasciato da centinaia di migliaia di giovani partiti al massacro, la fame esplosa dai campi abbandonati, il terrore di madri, padri, nonni, fratelli, centinaia di migliaia di famiglie, che sapevano che nulla sarebbe stato mai più come prima, in questa parte d’Italia. Un libro dedicato ai dimenticati di una guerra che di eroico ha avuto unicamente la capacità di sopravvivenza. Ne ha ammazzati più la fame che le pallottole, dicevano nel 1915-18, nelle retrovie.
Al termine della presentazione è possibile fermarsi a cena con l’Autore, prenotazione obbligatoria via email o telefono: [email protected] – 045.6139845.