06-09.08.10 – da Trieste ad Aviano – «Pace in bici». Le bombe atomiche compiono 65 anni: mandiamole in pensione obbligatoria!

«Beati i costruttori di pace» vi invita a prendere parte, dal 6 al 9 agosto 2010 alla seconda edizione di «Pace in bici», attraversando Trieste, Gorizia, Udine, Pordenone e con arrivo ad Aviano (Pn). Le bombe atomiche compiono 65 anni: mandiamole in pensione obbligatoria!

Anche dopo Hiroshima e Nagasaki, le bombe atomiche hanno continuato, sempre più potenti, a esplodere nel ventre della terra e in atmosfera, devastando ambiente e popolazioni locali. L’epidemia di tumori nel mondo è anche conseguenza di tutte le radiazioni sprigionate dai cosiddetti esperimenti e incidenti nucleari.
«Strumenti del diavolo»: così vengono chiamate le armi atomiche dagli Hibakusha, i sopravvissuti di Hiroshima e Nagasaki. Oggi dobbiamo chiamare Hibakusha tutti i colpiti dal nucleare, quelli delle miniere del Niger come i sopravvissuti di Chernobyl, o i malati di tumore per l’uranio impoverito. La maggioranza degli uomini e delle donne del pianeta non vuole le atomiche. Non servono per risolvere nessuno dei grandi problemi dell’umanità: cambiamenti climatici, povertà, fame e sete, desertificazione, crisi mondiale dell’economia e della finanza.

Rimangono un peso enorme per i costi di mantenimento, una discarica mondiale permanente di rifiuti pericolosi (un vero regalo ai bambini che nascono!) e soprattutto una grande ingiustizia nei rapporti tra popoli e tra Stati.

Tutti affermano che tengono le atomiche per la deterrenza, cioè per non usarle. Perché allora non toglierle definitivamente? Questa è irrazionalità politica. Non ne parliamo mai, ma l’umanità in passato ha corso rischi gravi di deflagrazione mondiale a causa di incidenti; oggi il terrorismo, tecnologicamente molto avanzato, può costituire un rischio reale.

Prevenirlo significa mettere in sicurezza tutto il materiale fissile e percorrere la strada del disarmo reale, attuando velocemente la promessa di disarmo globale del Trattato di Non Proliferazione (TNP). A fine maggio a New York all’ONU si è conclusa la conferenza di riesame del TNP. Le speranze erano più corpose; le diplomazie, le burocrazie degli Stati sono più lente e timide. Ma qualcosa si muove.

Anche il nucleare civile è agganciato alla tecnologia e allo scambio con il nucleare militare. Le centrali nucleari sono un peso enorme per il futuro e un rischio gratuito in più. È in atto una campagna propagandistica piena di falsità perché vengano accettate anche in Italia. Agosto è tempo di ferie; può passare di tutto… anche l’impegno per la pace, divertendoci con i compagni di viaggio e con la bicicletta. Quest’anno il giro graviterà su Aviano, visto che Ghedi sembra non essere più sede di bombe atomiche.

Lavoreremo per aumentare il numero di Sindaci per la pace attraversando un territorio che ancora conserva viva la memoria della crudeltà e della miseria della guerra e dove i confini, non di scontro ma, di comunicazione hanno bisogno. Anche per questo, rispetto allo scorso anno le tappe saranno un po’ più brevi, per lasciare più tempo all’incontro e alla condivisione con le persone che incontreremo.

PROGRAMMA

Quattro giorni in Friuli-Venezia Giulia: circa 200 km attraverso le quattro province della regione.

Giovedì 5 agosto: TRIESTE
In serata, accoglienza dei partecipanti; è in fase di progettazione un’iniziativa pubblica per la presentazione della biciclettata.

Venerdì 6 agosto: TRIESTE – GORIZIA, 65 KM
Partiremo da Trieste, trovandoci alle 8.00 nella Risiera di San Sabba, dove ricorderemo l’atomica sganciata quella mattina di 65 anni fa su Hiroshima. La Risiera fu l’unico campo di concentramento nazista con forno crematorio in Italia: ci pare quindi un posto altamente simbolico per ricordare tutte le vittime della guerra, comprese quelle di casa nostra.
Da lì, saliremo sul Carso e ci avvieremo verso Staranzano (nei pressi di Monfalcone) dove pranzeremo, per poi sconfinare in Slovenia e raggiungere Gorizia nel pomeriggio.
Saremo ospiti della Comunità Arcobaleno, che – con oltre trent’anni di storia alle spalle – è una delle più attente e vivaci realtà dell’Isontino nel campo della solidarietà agli «ultimi». La sera, parteciperemo alla cerimonia che, ormai da molti anni, la Comunità Arcobaleno è solita organizzare in quella data in ricordo di Hiroshima. La manifestazione si svolgerà nella piazza Transalpina, un tempo simbolo della divisione in due della città perché attraversata da un muro che segnava il confine
della Cortina di Ferro, ed oggi – senza più quel muro – simbolo della riunificazione con Nova Gorica.

Sabato 7 agosto: GORIZIA – ZUGLIANO, 53 KM
Passando per Cormons, Cividale ed Udine, arriveremo a Zugliano, un paesino alle porte del capoluogo sede dell’associazione “E. Balducci”, che da oltre 15 anni gestisce un Centro di Accoglienza per immigrati ed è, per l’intera regione, uno dei principali punti di riferimento culturale ed organizzativo sui temi della pace, della nonviolenza, della solidarietà.

Domenica 8 agosto: ZUGLIANO – VALLENONCELLO, 76 KM
Ci sposteremo da Zugliano a Vallenoncello (dove siamo già stati ospiti l’estate scorsa). Lungo il percorso, passeremo per Spilimbergo e i magredi del Cellina, a pochi km dall’ex poligono militare del Dandolo, che si vocifera essere uno dei siti candidati ad ospitare una centrale nucleare.

Lunedì 9 agosto: VALLENONCELLO – AVIANO, 20 KM
Completeremo il nostro viaggio con gli ultimi 15 km fino alla base Usaf di Aviano, davanti ai cui cancelli ricorderemo, alle 11.00, l’anniversario della seconda atomica, quella di Nagasaki, sapendo che aldilà della recinzione sono tuttora depositati una cinquantina di ordigni nucleari.

NOTE TECNICHE
Al seguito della carovana ci saranno un furgone (per caricare le biciclette) e uno o più pulmini (per caricare i pedalatori stanchi o chi non può pedalare), perciò nessuno si senta escluso.

Prima della partenza, fate revisionare la vostra bicicletta (verificate in particolare freni e copertoni). Ogni partecipante è tenuto ad avere con sé almeno una camera d’aria di scorta. È consigliato l’uso del caschetto da ciclista.
Per la notte, fornirsi di sacco a pelo / sacco lenzuolo e materassino / stuoino (zaini, borse e sacche potranno essere caricate sui mezzi al seguito).
Per garantire la sicurezza di tutti e la buona riuscita dell’iniziativa sarà necessario seguire le indicazioni logistiche degli organizzatori.
Chi ha intenzione di partecipare ai pranzi e ai pernottamenti della Carovana è pregato di iscriversi entro il 25 luglio. In alcuni luoghi riceveremo ospitalità gratuita. In altri potrà essere necessario contribuire alle spese.

Naturalmente, non è obbligatorio fare tutto il percorso: ciascuno può aggregarsi anche per una sola tappa o un breve tratto…

Per contributi alle spese generali dell’iniziativa: c/c Banca Popolare Etica, Padova, intestato a «Beati i costruttori di
pace» causale «Pace in bici»; IBAN: IT50 W 05018 12101 000000507020

NB: i versamenti sono fiscalmente detraibili in quanto destinati a un’Onlus
Per informazioni, iscrizioni ed adesioni: [email protected], 348/3323254, 340/4539749, 049/8070522