L’Associazione Missionaria di San Bonifacio vi invita domenica 5 settembre 2010, alle ore 20.45, presso la Sala Parrocchiale del Centro Giovanile Don Bosco (Oratorio di San Bonifacio) ad un incontro con il Fondatore e alcuni animatori del Centre Jeunes Kamenge di Bujumbura (Burundi). All’appuntamento parteciperanno p. Claudio Marano (missionario saveriano) e i burundesi Steven Sogo (musicista) e Guillaume (animatore). Steven Sogo, in particolare, è l’artista più originale e promettente del proprio Paese, e si esibirà in un concerto.
Il Progetto Burundi-Lorraine
L’Associazione Missionaria di San Bonifacio, e il Gruppo Terzoincomodo hanno lanciato il «Progetto Burundi 2008 – 2009», finalizzato a creare relazioni personali e ponti di solidarietà tra giovani (e non solo giovani) e i progetti di promozione umana in Burundi. In particolare con il Centre Jeunes Kamenge, una realtà che raccoglie più di 30.000 giovani Burundesi e che si sforza di ricostruire, dopo quasi 15 anni di guerra civile, la convivenza, la tolleranza, basi per lo sviluppo economico e morale di un Paese fra i più poveri dell’Africa.
15 persone, dai 19 ai 68 anni, di San Bonifacio, Monteforte, Illasi, Verona, Tregnago, Santo Stefano, Colognola, Lonigo, suddivisi in due gruppi, sono stati a Bujumbura dal 15 al 31 luglio e dal 31 luglio al 15 agosto 2009. Per 15 giorni hanno fatto la vita del Centre Jeunes Kamenge, con migliaia di giovani Burundesi e altri giovani provenienti da vari Paesi europei. Hanno partecipato soprattutto ai campi di lavoro per la ricostruzione delle case, e a tutte le altre attività del Centre. Il progetto di sostegno al Centre Jeunes Kamenge si chiama ora «Progetto Burundi – Lorraine», in memoria di Lorraine Ndagijimana, deceduta a Bujumbura il 16 luglio 2009.
Il Centre Jeunes Kamenge, a Bujumbura (Burundi)
É una realtà molto interessante, soprattutto per il modo innovativo con cui da 17 anni, il fondatore e animatore del Centre, il saveriano p. Claudio Marano, sta interpretando la «missione» in un Paese devastato dalla guerra civile e da tutte le povertà che una simile guerra di massacri si porta dietro.
Molti volontari italiani – e non solo – da anni si recano al Centre per condividere e sostenere questo vero e proprio movimento culturale e sociale che per la prima volta in Burundi mette i giovani al centro della vita della comunità, con tutte le loro aspirazioni, capacità, paure e desideri . Si può intuire il clima e la valenza del Centre leggendo l’ultima lettera inviata agli amici italiani il 4 giugno 2010): «Stiamo dando le ultime pennellate ad un progetto-faro del Centre Jeunes Kamenge, i Campi di Lavoro e Formazione 2010. Si tratta di 5 Campi con 2500 giovani della città e dei Quartieri Nord, più di 30 giovani dall’Italia, Svizzera, Olanda, con operatori, formatori, animatori. Mezza giornata di lavoro per fare mattoni a chi ha ancora la casa da costruire e mezza giornata di vita insieme e di formazione. The alla mattina e pranzo a mezzogiorno, ed alle 17 tutti di nuovo a casa. 500 giovani per Campo per 12 giorni, domenica compresa. Tutto sotto il tema «democrazia».
Le formazioni sull’AIDS, la famiglia, i conflitti, l’ecologia, la democrazia e tanto altro. Un’esperienza che i giovani, 50% ragazzi e 50% ragazze, dai 16 ai 30 anni, non dimenticheranno facilmente. I piccoli gruppi, dopo un’esperienza cosi bella, diventano gruppi di amici e continuano a trovarsi al Centro, nei Quartieri, nella vita, insieme.Alla fine di ogni Campo, ad ognuno viene dato un sacchetto di materiale scolastico che servirà per l’anno successivo, contiene metà del materiale scolastico necessario per un anno. É per dire grazie della partecipazione. É la filosofia del Centro che, con tre mesi come questi di super lavoro per tutti, viene attuata. Insegnare ai giovani, nella vita di ogni giorno, a fare scelte di dialogo, di riconciliazione, di pace. Abbiamo visto in questi giorni, la vita propone spesso delle divisioni etniche, religiose, politiche… a noi cercare di trasformare il tutto in scelte di pace. Spesso tutto questo ci “dissangua” perché le spese sono tante, e spesso è difficile andare avanti».
[ Info: http://www.associazionemissionaria.org/ ]Steven Sogo
Steven Sogo (il suo vero nome è Steven Irambona), è nato l’1 aprile 1983 a Kamenge, quartiere popolare di Bujumbura. É a 14 anni che Steven inizia a suonare la chitarra e a cantare. I suoi primi contatti col mondo della musica si trasformano rapidamente in una vera e propria passione. Nel 1997 Steven Sogo entra a far parte del Centre Jeunes «Don Bosco» di Buterere, prima di dirigersi verso il Centre Jeunes Kamenge, dove si inserisce nel gruppo musicale «Happy World». Steve fonda successivamente il suo gruppo, «Hope Street», nel 2005. Vera e propria rivelazione nel contesto musicale burundese, Steven Sogo è attualmente considerato il miglior bassista del paese e l’artista più originale e promettente della sua generazione.
A maggio 2009 Steve Sogo vince col suo gruppo il concorso «Talent Show» organizzato in Burundi nella categoria «Live Music»; è il primo candidato del Talent Show. Il giovane artista vince il trofeo «SICA 2009» e il premio per il miglior Album di musica moderna di ispirazione tradizionale. La competizione musicale ha riunito una quindicina di paesi africani e si è svolta in Benin. Nel marzo del 2010 Sogo ha inoltre vinto il premio burundese «PAM Award 2009» e durante il mese di maggio 2010 è stato invitato a rappresentare il Burundi all’esposizione della cultura burundese di San Pietroburgo (Russia). Nel mese di luglio di quest’anno, infine, è partito col suo gruppo «Hope Street» per l’Inghilterra, dove ha partecipato, tra gli altri eventi, anche al Festival Womad.
Steven Sogo canta in Kirundi, Swahili ed in Francese. L’ispirazione per la composizioni delle sue canzoni gli viene dalla vita quotidiana, dall’amore e dalla pace tra i popoli. In un universo saturo di musica digitale ed elettronica, lo stile di Steven Sogo è evoluto verso una musica acustica che si combina perfettamente con la musica tradizionale africana. Steve Sogo utilizza anche ritmi stranieri per arricchire ancor più la sua musica. E modernizza la musica burundese associando la chitarra acustica al Jazz, mantenendo come base i ritmi burundesi. «Lo faccio per incitare i giovani burundesi a sentirsi più attaccati alla nostra cultura ed alla nostra musica locale ed originale».
Video di Steven Sogo: http://www.youtube.com/watch?v=i4qJteGT3CQ&feature=player_embedded
Sito: http://stevensogo.com