Domenica 5 luglio 2009, secondo appuntamento del festival in alta montagna “Voci e Luci in Lessinia” promosso dal Parco Naturale Regionale della Lessinia. Alle ore 15.00, nella conca naturale del Bosco del La Regina a Sega di Ala, si esibisce Gabriele Mirabassi in quartetto, presentando il concerto Canto di Ebano il cui CD ha vinto il ventiseiesimo TopJazz 2008 come miglior disco dell’anno. Sotto le fronde del maestoso faggio chiamato La Regina, insieme con Gabriele Mirabassi e il suo clarinetto, suoneranno Roberto Taufic alla chitarra, Salvatore Maiore al contrabbasso e Alfred Kramer alla batteria e alle percussioni.
Le influenze che hanno segnato la maturazione del protagonista si fondono con eccezionale equilibrio: musica accademica e folklorica brasiliana, classica europea e jazz costituiscono le fonti di un canto personale, sempre liricamente ispirato, sia nei brani intimi sia in quelli frenetici. Il tutto è esaltato da una cura del suono, delle sfumature e delle dinamiche a dir poco ammirevole. I tre musicisti che accompagnano Mirabassi sono accomunati da percorsi che attraversano il jazz e la musica classica, la canzone d’autore e la musica popolare. Insieme si avvicinano al rigore della musica da camera e all’energia della musica improvvisata, dando vita ad un repertorio formato in prevalenza da composizioni originali e mettendo il loro virtuosismo a disposizione della ricerca di una nuova via alla cantabilità italiana. Un quartetto affiatato, in delicato equilibrio tra libertà e rigore, in cui il virtuosismo tecnico e la passionalità mediterranea si fondono e si confondono fino a trasformarsi, entrambi, in emozione pura e profonda.
Il concerto è un omaggio al legno scuro africano del clarinetto e agli artigiani che creano e fanno suonare questo strumento. Un atto d’amore che Mirabassi rivolge a questo strumento e alla sua identità aristocratica e popolare. I clarinetti, come tutti gli strumenti, strumenti nascono come copie imperfette, sebbene tecnologicamente avanzate, della voce umana, e lo sforzo degli strumentisti di tutti i paesi e di tutte le epoche è stato sempre quello di tendere il più possibile a quella naturale, e quindi irriproducibile, espressività. Musica strumentale alla ricerca della voce, del segreto che trasforma materia inerte (legni e metalli) in canto, ma anche in grido, sussurro, singhiozzo, riso.
Gli spettatori sono invitati a salire al luogo del concerto a piedi, partendo da Sega di Ala (15 minuti) o scendendo da Passo Fittanze lungo la Strada dei Ladri (20 minuti). L’ingresso al Bosco del La Regina è libero. In caso di maltempo il concerto si terrà lo stesso giornoa alle ore 21.00 presso il Teatro G. Sartori di Ala.