04.04.07 – Trento – La difficile identità di una regione di confine

Mercoledì 4 aprile alle ore 17,30 a Trento, nella «Sala degli Affreschi» della Biblioteca comunale (Via Roma 55) il Centro Studi sulla Storia dell’Europa Orientale organizza una conferenza del ciclo «Il Trentino e la Mitteleuropa». Mauro Nequirito (Accademia Roveretana degli Agiati) interviene su «La difficile identità di una regione di confine». Introduce Massimo Libardi. Il ciclo «Il Trentino e la Mitteleuropa» è organizzato dal Centro Studi sulla Storia dell’Europa Orientale in collaborazione con la Biblioteca Austriaca della Biblioteca Comunale di Trento. Nel ricostruire il lungo percorso delle popolazione trentine verso l’acquisizione della loro identità Mauro Nequirito prende le mosse mosse dalla realtà di antico regime, esaminata nelle sue più diverse componenti: principato vescovile, contea del Tirolo, giudicature feudali, comunità rurali e comunità di valle, città. Ne emerge un quadro movimentato, costituito da differenti soggetti detentori di diritti che interagiscono sulla scena, nei confronti dei quali le popolazioni mostrano legami di appartenenza a vario titolo: non un’unica identità ma diversi livelli identitari per un mondo pluricentrico, che conosce poli di aggregazione differenti e in parte indipendenti l’uno dall’altro. Nel periodo delle guerre francesi, tra la fine del Sette e gli inizi dell’Ottocento, inizia il processo di dissolvimento dell’antico regime trentino: compare una prima denominazione di ‘Trentino’ intesa in senso vagamente politico, che però non attecchisce, si dissolve il principato vescovile e viene incamerato dall’Austria, al governo filofrancese della Baviera succedono per pochi mesi gli insorgenti di Andreas Hofer, fino al passaggio del territorio trentino sotto il napoleonico Regno d’Italia. Durante la Restaurazione (periodo per molti aspetti poco frequentato dalla storiografia locale) il territorio trentino, ormai detto Tirolo italiano, vede sopravvivere certi aspetti della società di antico regime e sopravvanzare contemporaneamente una nuova epoca. Con il Quarantotto inizia la lotta per l’autonomia del Trentino dal Tirolo tedesco, un traguardo che sotto l’Austria non viene mai raggiunto. Contemporaneamente i ceti intellettuali e borghesi conducono una battaglia sul piano culturale per riaffermare l’identità trentina e l’appartenenza nazionale italiana, sia all’interno della regione, tra i suoi abitanti, sia nei confronti del governo, un processo che si realizza a metà, rimanendo in gran parte incompiuto presso le popolazioni rurali. Con l’annessione all’Italia i trentini ripropongono al nuovo Stato le loro aspirazioni autonomiste, le quali vengono ancora una volta frustrate dall’avvento del fascismo e dalla perdita finanche delle libertà democratiche.