Dal 3 al 31 maggio 2011 presso la Libreria Novearti, in piazza Biade 11 a Vicenza, rimarrà allestita la mostra fotografica «Zabbalin. Volti da una città discarica» di Elena Dante. Orari: martedì-sabato: 9:30-13:00 15:30-19:30, domenica 15:30-19:30, lunedì chiuso.
Gli zabbalin (dall’arabo «zibala», immondizia) sono da decenni gli spazzini non ufficiali de Il Cairo: in migliaia raccolgono la spazzatura, la smistano a mano per riciclarla e utilizzano i rifiuti organici come mangime per i maiali, allevati negli stessi degradati quartieri-discarica dove vivono. Emarginati dal resto della società, sono quasi esclusivamente cristiani copti (fino al 90% contro un’incidenza media del 10% sulla popolazione egiziana), per più della metà bambini, che aiutando i genitori diventano “zabbalin” loro stessi.
Negli ultimi anni le loro condizioni di vita sono peggiorate: prima per il tentativo del governo di organizzare una raccolta “ufficiale” dei rifiuti, poi per la psicosi per l’influenza suina che nel 2008 ha portato all’abbattimento preventivo e indiscriminato degli animali, impoverendo ulteriormente le famiglie. A gennaio 2011, alle proteste contro il regime di Hosni Mubarak hanno partecipato anche loro, marciando insieme ai connazionali musulmani e bloccando l’autostrada ai piedi delle colline Moqattam. Ma già a marzo si sono registrati nuovi scontri a sfondo religioso; in molti temono cosa potrebbe accadere se i Fratelli Musulmani salissero al potere, anche se le violenze avvenivano anche in precedenza, spesso con la complicità della polizia. Il gioco con le tensioni confessionali per destabilizzare la società continua anche durante il fragile periodo post-rivoluzionario; per combatterlo si dovranno valorizzare gli elementi che uniscono le due comunità, come già fatto a gennaio in piazza Tahrir, piuttosto che ciò che le divide.
A gennaio 2007 con il direttore della rivista PM ho visitato Il Cairo per conoscere il “Progetto zabbalin” del padre comboniano Luciano Verdoscia: un doposcuola gratuito di aiuto allo studio, gestito insieme da copti e musulmani, presente nei quartieri di Ezbet El Nakhl e Mansheya Nasr. Con questa breve mostra ho voluto ricordare l’Egitto del passato recente, e in particolare quei bambini destinati a vivere le sfide e le opportunità del nuovo Egitto.
BIOGRAFIA
Elena Dante, nata nel 1985, abita a Creazzo (Vi). Laureata in giornalismo e iscritta all’Ordine come pubblicista, dal 2009 cura la versione web di Nigrizia, il mensile sull’Africa dei missionari comboniani, e della rivista per ragazzi PM. Con PM collabora dal 2006 per la rubrica di musica e ha realizzato reportage dall’Egitto, dal Giffoni Film Festival e dal Sottodiciotto Film Festival. Negli ultimi anni è passata alla fotografica digitale, ma non ha mai dimenticato la pellicola e il bianco e nero. Al fotoreportage in senso stretto affianca la fotografia architettonica, naturalistica e di concerti.
Contatti: [email protected] Foto: www.flickr.com/photos/xalira