«Capire le emozioni» è il tema dell’incontro-villaggio in programma presso «Villaggio di Andrea» sdabato 3 maggio 2008 alle 15.00, a Creazzo, in via Valscura n°45, da Angelo e Fabiola Lorenzato (0444-521572). Donati tempo per ascoltare la voce del corpo, non esistono parole più chiare del linguaggio del corpo una volta che si è imparato a leggerlo. Il corpo parla sempre, c’è sempre una emozione che stai vivendo e che puoi esprimere con parole. Il dottor Vincenzo Balestra primario del SERT di Vicenza ci aiuta a diventare consapevoli delle emozioni generate dai nostri schemi mentali per risolvere problemi e comunicare bene. Noi guardiamo le stesse cose e vediamo ciò che la mente vuole vedere col suo schema già scelto: guardare è generico, vedere è specifico. Un consulente esterno chiede separatamente a due coniugi che litigano: “Qual’è il tuo problema? Ti aiuto a precisarlo”. Definire il problema facilita la possibilità di condividerlo. Tu puoi praticare questi tre principi come metodo: Definire e condividere il problema; Creare speranza di cambiamento verso un obiettivo attraente; Mostrare fiducia nella persona con cui tratti. Sai investire energie e risorse per cambiare solo se hai speranza di raggiungere un obiettivo condiviso, e se hai fiducia nella persona con la quale tratti. É più facile soffrire che cambiare ma quando c’è uno scopo là sorge una energia! Nella comunicazione tu puoi usare con efficacia le due domande: Qual è il tuo messaggio? Qual è il tuo problema? La mente è malleabile, plastica e non invecchia se tu la usi bene. La mente opera con schemi, modelli, mappe. A volte puoi chiederti: che schema sto utilizzando? Esempio: se continui a ripetere che sei disgustato dalla vita avrai probabilità di diventare ciò che dici. Le parole sono profezie, perché conducono alle azioni corrispondenti. Tu puoi modificare i percorsi neurali, i collegamenti biochimici e proteggere la mente con abitudini di pensiero che danno luce, energia e armonia. La purificazione del torbido si ottiene con la calma, generandola lentamente; tu puoi sciacquare pensieri, parole ed emozioni in acque del silenzio per focalizzare cambiamenti che ti fanno crescere.
Prendi cura di te per occuparti meglio degli altri. Aiuta gli altri a prendersi cura di loro così sono più contenti di loro e di te. Ricordiamo agli amici del villaggio la pratica quotidiana della meditazione, la fedeltà al gruppo di vita e una qualche pratica di volontariato sociale.