Mettiamo in banca i ricordi custodendoli nel Web. Il progetto realizzato si presenta alla «Festa dei nonni 2010».
Il progetto Mettiamo in banca i ricordi mette online e custodisce storie di vita quotidiana di nonne e nonni: con un clic i nipoti del Web ascoltano racconti, esperienze e lezioni di vita grazie a brevi videointerviste. A realizzarlo un gruppo di otto associazioni di Verona di cui è capofila ANTEAS (Associazione Nazionale Terza Età Attiva per la Solidarietà, Coordinamento provinciale di Verona) e partner «Il Cigno», con il patrocinio delle Circoscrizioni I e VI del Comune di Verona, del Comune di Badia Calavena e il contributo del Centro Servizio per il Volontariato di Verona.
Il progetto e l’avvio online della pagina che ospita le videointerviste (http://www.memoro.org/it/speciale_anteas_verona.php) saranno promossi in occasione della «Festa dei nonni 2010». Sabato 2 ottobre, dalle 9.15 alle 12.30, si terrà infatti il convegno «Dal filò a Internet» presso la Sala Convegni del Palazzo della Gran Guardia di Verona, organizzato in collaborazione con il Comune di Verona – Assessorato Servizi Sociali e Famiglia.
Un gruppo formato da otto associazioni di Verona, con il progetto Mettiamo in banca i ricordi, ha deciso di preservare un patrimonio decisamente fugace: le storie di vita quotidiana, una ricchezza che non può andare perduta, che deve essere custodita come in banca, poiché darà in futuro i suoi frutti. Servirà a non cancellare parte della nostra cultura, a tramandare ciò che siamo stati a ciò che saremo.
Questo grande tesoro, nel territorio veronese, lo ha fornito un gruppo di trenta anziani nati prima del 1940, i cui racconti di vita si possono ascoltare e vedere in Internet, come in un filò virtuale, grazie alle videointerviste realizzate da dieci volontari per lo più giovani.
A condurre il progetto, di cui è capofila ANTEAS (Associazione Nazionale Terza Età Attiva per la Solidarietà, Coordinamento provinciale di Verona), partner Il Cigno, otto associazioni che hanno contribuito ciascuna con le proprie competenze peculiari per far sì che ci fosse una ricchezza condivisa da cui attingere, utile allo sviluppo dell’iniziativa. A loro si è unito l’importante sostegno delle Circoscrizioni I e VI del Comune di Verona e del Comune di Badia Calavena che hanno concesso il patrocinio e il contributo del Centro Servizio per il Volontariato di Verona.
Nella Rete (http://www.memoro.org/it/speciale_anteas_verona.php), attraverso più di cinquanta videointerviste realizzate su criteri definiti e da volontari appositamente addestrati, e in via di implementazione, si diffondono una manciata di minuti di vita ed esperienza di ciascun nonno e nonna. Ogni intervistato narra uno o più episodi di un proprio vissuto ritenuto meritevole di essere tramandato alle generazioni più giovani. Attraverso le parole, la lingua, le inflessioni, i modi di dire tipici, le immagini e la gestualità si riscopre il gusto di narrare e di ascoltare, di farsi stupire e coinvolgere.
«Attraverso il racconto gli anziani permettono la partecipazione alle proprie esperienze, danno continuità alla memoria della comunità in cui vivono e generano alimento necessario per la crescita di tutti» afferma Aldo Benato presidente dell’associazione ANTEAS, che riprende «in loro è il desiderio di raccontarsi e raccontare, di non rimanere estranei alla società di oggi, di far sì che le esperienze non vengano dimenticate per sempre ma possano divenire, appunto, una risorsa per le future generazioni».
Le interviste proposte sono state realizzate a Badia Calavena e a Verona nei Centri Anziani Protagonisti nel Quartiere Mazzini e Massimo D’Azeglio. Quanto realizzato per dare vita a questo filò virtuale ha permesso non solo di creare un dialogo fra anziani – anziani in un confronto di esperienze vissute, favorendo peraltro l’aggregazione, ma anche di creare nuove relazioni fra «vecchi» e «giovani».
«Proprio per mirare a questo obbiettivo» puntualizza il presidente Benato «si è scelto come mezzo di diffusione il video su Web: un contenuto intimo e dal sapore antico veicolato attraverso un contenitore contemporaneo, di rapida e accessibile consultazione, al passo con i tempi, che può diventare una sorta di ponte mediatico per assicurare lo scambio intergenerazionale. Sono racconti di nonni custoditi per i nipoti del Web».
É stata sentita la partecipazione da parte degli anziani e anche degli altri volontari, sia di coloro che si sono impegnati nelle interviste, riprese, montaggio e nella collaborazione alla pubblicazione sul web, che di quanti hanno seguito gran parte delle attività logistiche, di realizzazione e di coinvolgimento degli anziani per far sì che partecipassero e per valorizzare la loro esperienza. Il “dietro le quinte” di un singolo video vede quindi il vivace lavoro di una truppe del volontariato operativa già nel 2009.
L’impegno per realizzare il progetto Mettiamo in banca i ricordi (http://www.memoro.org/it/speciale_anteas_verona.php) verrà custodito in Memoro – la Banca della Memoria (www.memoro.org/it) che raccoglie, classifica e diffonde esperienze di vita e ricordi di persone nate prima del 1940 non solo in Italia, ma anche in diversi Paesi europei e non. Con Mettiamo in banca i ricordi anche Verona partecipa, quindi, a un progetto internazionale e lungimirante per la salvaguardia della memoria, dunque della cultura.
Il progetto e l’avvio online della pagina che ospita le videointerviste (http://www.memoro.org/it/speciale_anteas_verona.php) nel sito
Memoro – la Banca della Memoria, saranno promossi in occasione della Festa dei nonni 2010.
Sabato 2 ottobre, dalle 9.15 alle 12.30, si terrà infatti il convegno «Dal filò a Internet» presso la Sala Convegni del Palazzo della Gran Guardia di Verona, organizzato in collaborazione con il Comune di Verona – Assessorato Servizi Sociali e Famiglia.
Dopo i saluti dell’Assessore ai Servizi Sociali e Famiglia Stefano Bertacco, Giancarlo Volpato, docente presso l’Università degli Studi di Verona, introdurrà il tema della memoria portando le proprie riflessioni sul rapporto memoria – nuove generazioni, sui media e sull’utilizzo della memoria, attraverso l’intervento «La memoria: segno di amore e di civiltà o intrigo del passato?». Condurrà quindi alla presentazione «Mettiamo in banca i ricordi con Memoro, la banca della memoria», attraverso la quale Valentina Vaio, dell’Associazione Banca della Memoria, e Claudio Destri, dell’Associazione ANTEAS, racconteranno l’evoluzione del progetto nazionale che ha coinvolto il territorio veronese, proiettando una selezione di videointerviste. Guariente Guariente, che ha partecipato al progetto come testimone depositando davanti alla macchina da presa i propri ricordi, racconterà aneddoti della propria «Vita allegra e movimentata» a tu per tu con i bimbi in sala, ai quali è dedicata l’animazione di Elisa Zoppei dell’Associazione Il Cigno, «Per ricordare e divertirsi: filastroccando insieme».
Segreteria organizzativa: ANTEAS Coordinamento Provinciale di Verona – Lungadige Galtarossa, 22 D – 37133 Verona – Tel. 045 8096055 – Fax 045 8004977 – [email protected] – www.anteasveneto.it