I BABELE in CONCERTO PER MAURO, con l’hommage a Emerson Lake & Palmer e dintorni. Sabato 2 agosto 2008 alle ore 21.00 a Valdobbiadene (TV), presso la Cantina Fasol Menin. Ingresso libero con offerta libera. Incasso interamente devoluto
Sabato 2 agosto, alle ore 21.00, sotto il porticato della cantina Fasol Menin di Valdobbiadene, i Babele si esibiranno in concerto a favore del piccolo Mauro, bambino di 6 anni affetto da tetraplegia spastica distonica, che risiede nella provincia di Treviso.
I Babele sono un gruppo di Rock Progressive nato dall’incontro di musicisti provenienti da realtà musicali differenti: dalla musica classica alla barocca, dall’elettronica alle corde medievali, fino al rock puro. Il loro repertorio rivisita il mondo del rock nei mitici anni ’70 con Emerson Lake and Palmer, Yes e PFM, proposti in arrangiamenti fedeli, aperti però a sonorità ed orchestrazioni inedite. Composto da tre voci, chitarre, basso, tastiere, violoncello e percussioni, Babele è una band di 9 musicisti che stupisce ad ogni brano, che trascina l’ascoltatore nelle atmosfere visionarie e travolgenti, o appassionate e struggenti, del grande rock progressive.
Il ricavato della serata, ad ingresso libero con offerta, verrà completamente devoluto a sostegno della terapia del bambino. Il gruppo Babele si è più volte esibito con scopi benefici a favore di Medici Senza Frontiere; Associazione “Viezzer” di Soligo, casa di accoglienza per disagio psicosociale; “Casa Maria Adelaide” di Vidor, accoglienza per disagio psico sociale; “ASMME” associazione Studio Malattie Metaboliche; “Piccolo Rifugio” di Vittorio Veneto, casa di accoglienza per disabili.
Il concerto è patrocinato dall’Associazione musicale FlicFloc, da Arteperbacco e rientra nel programma musicale della rassegna Fasol Menin Plays Jazz giunta al suo quinto appuntamento. In caso di maltempo la manifestazione si terrà all’interno
INFO & PRENOTAZIONI
Si consiglia la prenotazione via mail all’indirizzo [email protected] o al numero 345.4374100, oppure al 345.4374044, indicando nominativo, recapito telefonico e numero posti richiesti, oppure direttamente presso la struttura ospitante l’evento.
Ufficio Stampa: [email protected]
Il Progetto Babele E fu la contaminazione
Tre rockettari puri. Un raffinato chitarrista Jazz in cerca del proprio lato oscuro. Un pianista-contrabbassista dal promettente esordio rock, poi talmente deviato dalla musica classica e barocca da diventare direttore d’orchestra. Una violoncellista distratta, addentratasi incautamente nel labirinto della musica medioevale, da cui non è più riuscita a fuggire. Un percussionista multiforme, capace di far risuonare in modo convincente una batteria, uno steel-drum o i lampadari di casa vostra. Un D.J. chitarrista informatico, scaltro come un hacker, sensibile come un maestro concertatore.
Questi elementi, per svariate coincidenze spazio-temporali o, se volete, per un destino beffardo, si incontrarono una sera nella medesima stanza. Il dilemma era scegliere se guardarsi in cagnesco per poi passare alla rissa feroce, scagliandosi reciprocamente in testa i rispettivi bagagli di esperienza musicale (tutti alquanto pesanti …), o decidere di comunicare tutti senza dizionario o traduzione simultanea.
Scelsero la seconda possibilità, e così i rockettari si trovarono a disquisire di canoni e bordoni, il chitarrista Jazz subì una metamorfosi e nelle notti di luna piena faceva ruggire senza pietà una elettrica solid-body, il direttore d’orchestra si trovò appollaiato su di un basso fretless, la violoncellista non si separò mai piu’ dal suo distorsore, il percussionista dimostrò coerentemente come tutta la storia del rock fosse riconducibile ad un ritmo dispari. L’ hacker-concertatore ghignava e ghigna tuttora.
Perchè se è vero che dal chaos è nato l’Universo, che la musica sperimentale inizia dall’età della pietra e non finirà mai (Perotinus Magnus, Mozart, Keith Emerson sono solo tappe intermedie), che per fare la musica del futuro o perlomeno del presente è sempre meglio aver conosciuto e amato anche quella del passato, allora chiamarsi B A B E L E non è un caso.
Come non è un caso che gli Yes incontrino un violoncello, che gli U2 rientrino in un ritmo di bolero, che i Boston vengano rivestiti di contrappunto, che Sting e Bryan Adams vengano guardati attraverso un caleidoscopio. Può anche accadere che Pink Floyd, Rem o Alanis Morissette vengano lasciati in pace, ma quello sì che è un caso….
In fondo, visto che di contaminazione bisogna vivere, allora meglio prenderci gusto!
Formazione:
Carlo Rebeschini, Tastiere, Basso, Arrangiamenti
Elisabetta de Mircovich, Violoncello, Violino, Voce, Cori
Gianni Casagrande, Percussioni
Tiziano Vettoretti, Chitarra, Basso, Voce, Cori
Mario Donato, Tastiere, Basso, Voce, Cori
Gerardo Pozzi, Percussioni, Sassofono
Giorgio De Zorzi, Chitarra
Sabrina Pizzol, Flauto traverso, Ottavino, Cori
Willy Dall’Arche, Mixer, Suoni
*Il programma potrà subire variazioni, per gli aggiornamenti consultate il sito www.fasolmenin.com. In caso di maltempo la manifestazione si terrà comunque.