C’incontreremo al Villaggio di Andrea SABATO 1 MARZO 2008 alle ore 15.00 a Creazzo, in via Valscura n°45, da Angelo e Fabiola Lorenzato (0444-521572). «Ti chiamo per nome. Ti guardo negli occhi. Ti ascolto col cuore. Ti parlo adagio»… Nel governare relazioni significative tu puoi seguire quattro modelli-guida: 1. Capo: lega i membri a sé; 2. Leader: promuove relazioni creative tra i membri; 3. Animatore: valorizza le persone come messaggio-dono-risorsa; 4. Facilitatore: crea un clima facilitante basato sulla partecipazione affettiva, sulle relazioni di parità e sulla accoglienza positiva senza condizioni. Il Facilitatore dice: «come possiamo risolvere problemi e raggiungere scopi col minor dispendio di energie e la maggior efficacia di risultati?» (Problems solving and goals setting).
PARTECIPAZIONE AFFETTIVA: ti dislochi, ti decentri dal tuo punto di vista ed entri nei pensieri dell’altro. Cerchi di capire l’altro come egli capisce sé stesso. La simpatia pecca per troppa vicinanza, l’antipatia pecca per troppa lontananza invece l’empatia ti colloca nella giusta distanza per entrare in relazione con l’altro in modo equilibrato.
RELAZIONE DI PARITÁ, reciprocità, autenticità: lascia da parte i ruoli e le convenzioni, ti senti partecipe della comune umanità. Siamo maestri e scolari gli uni gli altri alla scuola continua della vita senza superiorità e senza inferiorità. Questo stile abbassa le difese e dispone al dialogo sereno e fiducioso.
ACCOGLIENZA POSITIVA SENZA CONDIZIONI. Accogli l’altro nel suo diritto di essere diverso da te, unico, originale, irripetibile. La fiducia aiuta l’altro a dare il meglio di sé. La diversità è risorsa: “non impari dal simile ma dal dissimile” (Aristotele).
Il facilitatore: 1.Loda in pubblico, rimprovera in privato. 2.Fa tre domande prima di un giudizio. 3.Fa tre lodi prima di un rimprovero.4.Crea il cielo dove altri possano volare.
Il giornalista Giancarlo Marchetto ci insegnerà l’arte di intervistare e di fare anche noi i giornalisti di casa nostra.
Enrico Mateazzi laureato in scienze della comunicazione ci insegnerà l’arte di ascoltare: “ascolta senza fretta, lascia dire, fa da specchio, fa domande perché l’altro possa raccontarsi e capirsi meglio… osserva gli occhi, il volto, il movimento delle labbra, i respiri, le mani, le posture… apriti al linguaggio intero del corpo… ascolta quello che l’altro non dice”.
Thomas Benedetti studioso di educazione ci dirà come addomesticare la “mente infinita” malleabile per ottenere “carisma”, per produrre energia con parole positive, per educare educandoci.
Puoi usare questo foglio come cantiere per la cultura personale e per fare “Scuola Villaggio” anche a tavola ! Assicuriamo cinque minuti di clessidra a tutti quelli che portano messaggi!