CAMPI DI VOLONTARIATO DI LEGAMBIENTE 2008

Con i campi di volontariato Legambiente offre a tutti l’opportunità di agire direttamente sui problemi ambientali. Ogni anno nei circa 250 campi in Italia e nelle centinaia di campi all’estero, realizzati da partner di Legambiente, partecipano quasi 4.000 volontari. Da quest’anno stiamo avviando alcune modifiche al nostro programma. Per limitare il consumo di carta, il catalogo è stato ridotto di formato, dando sempre più risalto al sito di Legambiente, dove si trovano informazioni aggiornate, dettagliate e facilmente reperibili. Ma le novità più importanti riguardano i contenuti. Stiamo cercando di rendere i campi uno strumento sempre più legato alle tematiche e alle attività dell’associazione: per questo aumentano i campi nella Piccola Grande Italia, quelli di Carovana delle Alpi e quelli della Legalità. L’ambientalismo di oggi contrappone le peculiarità territoriali alle genericità globali, mettendo in risalto il valore della cultura locale e il bisogno di tutelarla come un bene da conservare. Lo stesso vale tra i principi della legalità e le logiche della sopraffazione, come ben si vede nei campi della Legalità che offrono l’opportunità di lavorare al fianco di cooperative di Libera e di partecipare a riflessioni sulla lotta alle mafie. Altra novità importante di quest’anno è la collaborazione con il Dipartimento di Protezione Civile per caratterizzare molti campi con contenuti di prevenzione degli incendi boschivi. L’emergenza della scorsa estate ha indotto il Dipartimento a chiederci di utilizzare i campi per formare nuove persone sulle pratiche di intervento della Protezione Civile. Chi decide di cogliere le nostre opportunità deve ormai avere la consapevolezza di chi compie delle scelte di vita, delle scelte “politiche”, come quando si acquista un prodotto piuttosto che un altro. Dedicare parte delle proprie vacanze a un progetto di volontariato, sia esso ambientale, sociale o altro, significa mettersi a disposizione di quel progetto, sposarne contenuti e finalità, senza tralasciare il proprio senso critico, ma convogliandolo verso un fine comune, riassumibile nella costruzione di un pezzo di mondo migliore. Trascorrere 10 – 15 giorni insieme a persone sconosciute fino al giorno prima, lavorare per lo stesso obiettivo, cucinare, fare una passeggiata, significa riconoscere sé stessi nell’altro, pur salvaguardando, anzi valorizzando, le differenze culturali. Ecco dunque che accanto ai campi di tutela ambientale ci sono proposte come quella nel Centro Enea per Rifugiati a Roma, in cui i volontari insegneranno agli ospiti l’italiano e proveranno a conoscere l’Italia e gli italiani, con gli occhi di chi viene da lontano, da una tragica realtà, molto diversa dalla nostra. Nei campi può capitare di innamorarsi di una persona o di un luogo, si apprendono buone pratiche come la raccolta differenziata e il risparmio energetico, ci si improvvisa cuochi o giardinieri. L’opportunità di apprendere sane abitudini, riportabili anche nella vita quotidiana, non è prerogativa solo dei campi per i più giovani: tutti possono imparare qualcosa dagli altri, portando ciascuno nella valigia le proprie conoscenze e lasciando lo spazio per portare a casa tutto ciò che di buono può venire dagli altri. Anche per questo ci piace tanto fare quello che facciamo, anno dopo anno.
INFO: http://www.legambiente.eu/volontariato/campi/