05.04.08 – Creazzo (Vi) – Nessun uomo è un’isola

C’incontreremo al Villaggio di Andrea sabato 5 aprile 2008 alle ore 15.00, a Creazzo, in via Valscura n°45, da Angelo e Fabiola Lorenzato (0444-521572). Noi ci raduniamo una volta al mese per un «incontro-piazza»; noi desideriamo conoscere esperienze-messaggio, persone-messaggio, libri-messaggio col metodo del cerchio; noi scambiamo saperi e coltiviamo reti umane. Coi tre saperi personali ci mettiamo in collaborazione coi trenta saperi del gruppo. Abbiamo bisogno di dialogare, di specchiarci per crescere in umanità: comunico-ergo sum!

Il filosofo Emanuele Goldin dirige la comunità terapeutica «Nuova Vita», egli ci offre esperienze biografiche sulle compulsioni: cibo, fumo, droghe, porno, relazione tossiche, azzardo. Commenterà il libro del sociologo Z. Bauman «Voglia di comunità». Il gruppo è arca che protegge, scuola che promuove e focolare di relazioni amichevoli. Nessun uomo è un’isola! Soli si muore. Vivere è comunicare. Per il benessere fisico, psichico e spirituale è vantaggioso fare rete, fare gruppo, fare villaggio. Oggi si parla di identità liquida, amore liquido, società liquida, consumatore liquido. Nella società c’è competizione, libero mercato, flessibilità… esagerando questi aspetti si può diventare individui anonimi in una società indifferente. Questi fenomeni creano la nostalgia del grembo sociale che protegge da paure, ansie, depressioni e vuoti esistenziali.

Per questo noi coltiviamo la «Scuola del Villaggio» come stile da vivere in famiglia e nella società. Tra i gruppi che frequenti fa in modo che uno diventi primario cioè il gruppo di vita in cui ti confronti, ti risani, ti promuovi. Tu puoi slittare tra gruppi in modo inconcludente; ti giova avere il gruppo di riferimento: sii fedele al piccolo gruppo per essere amico del grande mondo.

Enrico Matteazzi anima la scrittura collettiva a più mani del libro «Incontro di volti»; raccoglie interviste e articoli. Egli offre il suo “manifesto dottorale” sull’arte dell’ascolto e questi pensieri-guida: vita è quello che è, la qualità dipende da me. «Quando mi sveglio ho due scelte: vedere in positivo o negativo; io scelgo di vedere positivo. Questo sguardo mi dà luce, energia, armonia. Vivere la gratuità di ogni giorno e di ogni respiro è la via più bella per apprezzare la vita». La qualità dipende dalla rete di relazioni che ti fanno sentire bene ambientato.