01.06.07 – Padova – CONCERTO NEL PRIMO ANNIVERSARIO DI RIAPERTURA DELLA CHIESA DI SANTA CATERINA

Venerdì 1 giugno alle ore 21 a Padova, presso la chiesa di Santa Caterina, via Cesare Battisti 245: CONCERTO NEL PRIMO ANNIVERSARIO DI RIAPERTURA DELLA CHIESA DI SANTA CATERINA. In occasione del primo anniversario della riapertura della chiesa di Santa Caterina (via Cesare Battisti), venerdì 1 giugno, alle ore 21 il Centro universitario, a cui la chiesa è affidata, propone un concerto di organo e archi a cura della Nova Musicorum Arcadia. Vinicio Marchiori e Giorgio Cibien (violini), Teresa Pante (violoncello) e il maestro Ruggero Livieri si esibiranno su musiche di Buxtehude, Purcell, Zipoli, Bach, Mozart. L’ingresso è libero.
La Nova Musicorum Arcadia ha l’intento di proporre musiche cameristiche raramente eseguite, di particolare interesse artistico e musicologico. La formazione è nata dall’iniziativa di quattro professionisti provenienti dalle migliori scuole accademiche nazionali.
La Chiesa di Santa Caterina contiene una pagina significativa della storia della città. Già nel 1144 esisteva una contrata Sanctae Caterinae. L’esistenza di un oratorio è documentata per la prima volta nel 1267. Parrocchia a partire dal 1308, fu sede di cerimonie commemorative per l’Universitas Juristarum, che con la processione del 25 novembre, festa liturgica della martire, iniziava l’anno accademico (lo stemma dell’Università di Padova ancor oggi porta l’effige della giovane con la ruota). A partire dal 1390 presso la chiesa si trovava anche il collegio studentesco di santa Caterina, per artisti e studenti di medicina. Nel 1610 la chiesa fu affidata alle monache Illuminate Agostiniane, che svolgevano un’opera di recupero sociale di donne con trascorsi travagliati. Soppressa come sede parrocchiale divenne sussidiaria di santa Sofia; fu chiusa al culto nel 1976, in seguito a gravi danni provocati dal terremoto.
Il 25 novembre 2004 il vescovo di Padova ne ha fatto la sede di una rettoria universitaria affidandone la cura al Centro Universitario.
Il 1° giugno 2006, dopo un accurato restauro, si è tenuto il concerto inaugurale di riapertura della chiesa.
La chiesa custodisce opere di artisti famosi (Giordano, Damini, Bonaccorsi); le pareti sono affrescate con apparati pittorici che vanno dal Duecento al Cinquecento; l’altare maggiore è un capolavoro di arte lapicida. Pregevole anche l’organo il cui restauro è stato completato nel dicembre 2006.
Al suo interno è sepolto Giuseppe Tartini, uno dei più grandi violinisti del Settecento e per molti anni direttore della Cappella musicale del Santo.