VICENZA. DANZARE LE EMOZIONI PER DAR VALORE ALLA PERSONA

Per grande o impercettibile che sia, il disagio psichico, dalla depressione più lieve fino alla schizofrenia, possiede un denominatore comune: è un fattore imprevedibile che può toccare chiunque, indipendentemente dalle condizioni apparenti della propria vita. E, anche secondo le ultime osservazioni della neuropsichiatria, non si risolve con il solo approccio farmacologico.

Agire sulla parte sana di chi è in questo stato di disagio e intervenire con metodologie di gruppo che amplifichino il suo sentirsi persona anziché malato, sembrano oggi essere frecce nell’arco della terapia, se non risolutiva della malattia mentale, certamente favorevoli alla riabilitazione esistenziale dell’individuo che attraversa questo stato di sofferenza.

“Proporre Biodanza, ossia musica, movimento a coppie, individualmente e in gruppo e utilizzo delle emozioni – spiega Giovanna Benatti, insegnante e coordinatrice del corso di biodanza “Davide & Golia”, destinato appunto a persone con sofferenza psichica e ai loro familiari – significa privilegiare la parte sana della persona anziché quella sofferente, rafforzando così quella sorgente di autostima e di coscienza del proprio valore e del proprio essere persona, che non è mai completamente compromessa. Sappiamo dalle neuroscienze che le emozioni provate influiscono sul sistema immunitario: così, suscitando tutta la gamma di emozioni positive come gioia, vitalità, incontro, autostima, autoaccettazione, ecc.., vediamo che nei partecipanti si va rafforzando l’accesso ad un potenziale più ampio di ben-essere e di salute affettiva”.

La proposta di Biodanza è parte della filosofia del gruppo di auto mutuo-aiuto per il disagio psichico “Davide & Golia”, avviato sei anni fa dalla Caritas diocesana. Non a caso il nome complessivo del progetto è “La comunità che guarisce”. “Crediamo – spiega Andrea Spolaor, lo psicologo che coordina il gruppo – che il disagio psichico non possa essere più affrontato in modo e con strumenti isolati, ma che una parte significativa di intervento sia quella affettiva, legata a metodologie di incontro e di empatia umana che fanno sentire la persona accolta ed accettata per come è”.

Punto focale dell’eserciziario di Biodanza rivolto a persone con disagio psichico è l’accento posto sulla creatività e sulla valorizzazione affettiva della propria identità, che porta i partecipanti a percepire con sensibilità il proprio valore e a trasferirlo come valore aggiunto nella propria vita. L’ampio accesso alla creatività, poi – per mezzo di strumenti come colori, percussioni, stoffe e strumenti musicali – facilita l’espressione dell’intelligenza corporea, che spesso offre una risorsa “altra” di grande aiuto ed auto-accettazione nella vita rispetto all’intelligenza logico-razionale.

Il Gruppo Biodanza del “Davide e Golia” (che si riunisce ogni giovedì dalle ore 16.30 alle 18) si rivolge a giovani, meno giovani, familiari e amici di persone con disagio psichico, nonché a quanti sentano il desiderio di condividere, attraverso il movimento e un gruppo familiare e accogliente, una risposta e un sostegno umani e calorosi allo stato di disagio, per spezzare così la solitudine e l’isolamento che spesso accompagnano queste pagine di vita. Per informazioni e per adesioni: Gaja-via dei Mille 39 Vicenza telefono: 0444-525858 oppure 338-8992362.

Mariagrazia Bonollo