Trento. Momenti di storia Mitteleuropea

Momenti di storia Mitteleuropea, organizzato dal Centro Studi sulla Storia dell’Europa Centrale, è un ciclo di incontri in cui si intende raccontare, usando non solo fonti storiche ma anche letterarie, la Mitteleuropa, descrivendo dei momenti comuni alle culture e le comunità che la costituiscono e che superano la storia delle singole compagini statuali dello spazio mitteleuropeo.
Il periodo storico che viene preso in esame, e che va dalla Grande Guerra al 1989, può essere diviso in quattro momenti. Innanzitutto quel momento limite che è stato il 1914, che taglia in due, con una cesura non più ricucita, l’Europa. Lo scoppio della guerra è stato non solo il risultato di una crisi diplomatica, ma di una più vasta crisi culturale che ha trasformato prima l’attesa della guerra e poi il conflitto in una attesa millenaristica di redenzione. Questa guerra, inoltre, così diversa da tutte le precedenti, ha comportato l’irruzione delle masse sulla scena politica e ha aperto a prospettive messianiche che condurranno all’era dei totalitarismi.

Un secondo momento è rappresentato dal primo dopoguerra: i trattati successivi a Versailles determinano la distruzione degli imperi absburgico ed ottomano e la nascita degli stati centroeuropei (1918-1938). Due sono i casi presi in esame: la Repubblica di Weimar e l’Anschluß. Il periodo di Weimar si caratterizza per una forte instabilità politica ed economica, ma al tempo stesso vede una straordinaria fioritura culturale, che riguarda in particolare il teatro, il cinema e il cabaret. Un capitolo a parte è rappresentato dalle vicende dell’Austria, ridotta dai trattati, a un piccolo paese dall’identità incerta. Da qui l’Anschluß, e dopo la seconda guerra mondiale la “strana” autorappresentazione dell’Austria come paese “vittima”.

L’espansione a est della Germania nazionalsocialista (1939-1945) e lo scoppio del secondo conflitto bellico – il terzo momento che accumuna i paesi dell’area centroeuropea – trovano le proprie radici nell’alleanza tra i due totalitarismi, che ne rivela la faccia feroce e distruttiva.
Infine sono prese in considerazione le vicende successive alla fine della Seconda guerra mondiale, ovvero l’annessione dell’Europa centro-orientale nell’impero sovietico, che dura fino alla sua implosione (1945-1989). Le tappe significative di questa storia sono il 1956, il 1968 e poi il 1989.

L’intento del ciclo è metastorico: non si tratta solo o tanto di delineare la storia di quest’area, ma di ricostruirne il profilo attraverso i progetti e le concezioni che la hanno via via definita. Conclude gli incontri la ricapitolazione di queste vicende attraverso un montaggio di spezzoni di film.

PROGRAMMA

24 novembre – Massimo Libardi: L’apocalisse del moderno. Le trasformazioni culturali della Grande Guerra

15 dicembre – Alessandro Fambrini: Marionette, macchine e uomini-massa. Arte e cultura nella Repubblica di Weimar

19 gennaio – Massimo Libardi: L’uomo massa. Dalle tempeste d’acciaio alle tempeste metropolitane

26 gennaio – Luciano Pellicani: Le ideologie dei due totalitarismi

2 febbraio – Christoph von Hartungen: La lunga ombra dell’Anschluß

9 febbraio – Paolo Morawski: Verso la Seconda guerra mondiale. L’alleanza dei due totalitarismi

16 febbraio – Fabrizio Cambi: Di notte, da sessant’anni, cerco di ricordarmi gli oggetti del Lager

2 marzo – Fernando Orlandi: L’Europa divisa dalla cortina di ferro

9 marzo – Federigo Argentieri: Il 1956 tra Mosca, Budapest e Suez

23 marzo – Davide Zaffi: Le molte primavere del 1968 all’Est

30 marzo – Fernando Orlandi: Quando i muri crollano: il 1989

13 aprile – Gianluigi Bozza: Questo Novecento sul grande schermo

Gli incontri di questo ciclo si terranno nella Sala degli Affreschi della Biblioteca comunale di Trento (via Roma 55). Tutti gli incontri inizieranno alle ore 17,30.