SABATO 29 MAGGIO 2010 alle ore 16.30 in PIAZZA MAZZINI a MONSELICE (PD) si terrà la MANIFESTAZIONE «NON VOGLIAMO BRUCIARE IL FUTURO DI QUESTO TERRITORIO», SULLA PROPOSTA DI ITALCEMENTI:
I CEMENTIFICI RISCHIANO DI TRASFORMARSI IN INCENERITORI: è ormai evidente il tentativo di usare CDR (combustibile derivato da rifiuti) in tutti e 3 i cementifici della bassa padovana. Questo inciderà in modo irreversibile sulla salute di lavoratori e residenti in una vasta area, in quanto i rifiuti nella combustione possono liberare sostanze nocive, tossiche, cancerogene e teratogene. Ciò è ancora più grave nei cementifici, poiché questi impianti non sono soggetti, pur smaltendo e/o bruciando rifiuti come gli inceneritori, ai controlli e ai limiti d’emissione degli inceneritori di rifiuti.
IL QUADRO ECONOMICO NON CONVINCE: non è realistico rientrare in 10 anni dall’investimento di 160 milioni, in quanto si prevede una riduzione della produzione e si sta operando in una situazione di crollo della domanda e dei prezzi del cemento. In realtà i guadagni potrebbero essere ottenuti attraverso l’uso dei rifiuti.
NON RISPETTA LE NORME DEL PIANO AMBIENTALE DEL PARCO COLLI EUGANEI: in particolare dell’articolo 19 delle Norme Tecniche di Attuazione che definisce questi impianti “incompatibili con le finalità del Parco” e subordina l’adeguamento degli impianti e delle strutture e le ristrutturazioni interne alla stipula di apposite convenzioni, con la partecipazione dell’Ente Parco e dei Comuni interessati.
NON SI GARANTISCE STABILMENTE L’OCCUPAZIONE: dopo la fase della demolizione/costruzione del nuovo impianto, è prevista una riduzione della quantità di cemento prodotta e conseguentemente un taglio netto anche del numero degli occupati. Inoltre questa ristrutturazione, per effetto della concorrenza, potrebbe determinare ripercussioni negative sugli occupati degli altri stabilimenti.
SI DEVASTA IL PAESAGGIO COLLINARE: il nuovo forno dell’Italcementi, con i suoi 122 metri s.l.m., produrrà un impatto visivo difficilmente riducibile, marchiando il territorio con un biglietto da visita che allontanerà residenti, turisti ed investitori, con pesanti ricadute sull’intera economia del territorio. Questa torre rappresenterà la fine del Parco dei Colli Euganei.
PROPONIAMO UN PATTO AI LAVORATORI, PER RIDISCUTERE IL PROGETTO ITALCEMENTI e per CHIEDERE AI NOSTRI AMMINISTRATORI UNA PROPOSTA ALTERNATIVA CHE TUTELI I LAVORATORI E TUTTI I CITTADINI DI QUESTO TERRITORIO. INSIEME PER CREARE OCCUPAZIONE NEL RISPETTO DELLA SALUTE E DELL’AMBIENTE.
RETE DEI COMITATI
«SALUTE E AMBIENTE»
DELLA BASSA PADOVANA
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