Una tavola rotonda, il 6 marzo 2010 presso l’Auditorium Giovanni Paolo II (via Seminario, 8 a Verona) e una cine-rassegna, daranno il via alla riflessione sulla realtà dei senza fissa dimora a Verona.
Con «Vite nascoste – I senza fissa dimora a Verona», Comunicazione e Cultura Paoline Onlus in collaborazione con Caritas Diocesana Veronese, Ronda della Carità, Casa Accoglienza Caritas «Il Samaritano», e Vicariato per la Cultura e il Sociale della Diocesi di Verona, con il sostegno della Fondazione Cattolica Assicurazioni e il patrocinio del Comune di Verona, daranno vita ad un evento che si propone di: creare un momento di riflessione e di confronto sul complesso fenomeno dei senza fissa dimora presenti nella nostra città e provincia; farne emergere la dimensione sociale, i risvolti umani e le risorse del volontariato che accanto all’impegno della Chiesa veronese sotto varie forme e modalità se ne occupa.
Dopo i saluti del Vescovo di Verona mons. Giuseppe Zenti , dell’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Verona Stefano Bertacco, e dell’Assessore provinciale alle politiche della famiglia, volontariato e politiche giovanili Marco Luciani, sarà lo psicologo prof. Massimo Santinello ad aprire le relazioni.
Il professor Santinello, che insieme al collega Gioacchino Lavanco ha curato l’edizione del libro “I senza fissa dimora. Analisi psicologica del fenomeno e ipotesi di intervento”, è docente presso la Facoltà di Psicologia dell’Università di Padova ed ha affrontato il tema approfondendo il fenomeno dal punto di vista sociologico, demografico, psicologico e istituzionale, per poi presentare due significative esperienze: a Mestre e a Palermo.
«I senza fissa dimora – afferma Santinello – sono degli esseri invisibili che non vogliono farsi vedere e che noi non vogliamo vedere. Eppure ci sono, sono tanti e rappresentano una umanità molto eterogenea per provenienza (italiani e stranieri), cause, motivazioni, modi di affrontare questa situazione di marginalità. Tutti però sono accomunati da un grande carenza di risorse personali e relazionali. Alla povertà materiale estrema, spesso si associa un profondo disagio personale, carenza di affetti, famiglie di origine deboli, disturbi psichici; eppure sono portatori di grande umanità. Uno stereotipo consolidato ci presenta i senza fissa dimora come coloro che hanno volontariamente scelto questo tipo di vita, uno stile di vita diverso da quello istituzionalizzato, un cammino di libertà, dove non ci sono regole. Questa impostazione tende a sgravare la nostra responsabilità personale e sociale e ci spinge a considerare sempre più invisibili queste persone».
Queste le tematiche che saranno approfondite dall’intervento degli altri relatori: mons. Giuliano Ceschi, direttore della Caritas Veronese, Michele Righetti, responsabile della Casa Accoglienza Caritas “Il Samaritano”, Rino Allegro, vice-presidente della Ronda della Carità.
La tavola rotonda sarà moderata da Roberto Zoppi, capo-redattore di Telepace.
Programma evento:
TAVOLA ROTONDA – VITE NASCOSTE. I SENZA FISSA DIMORA A VERONA
6 marzo 2010 – ore 16.00 – Auditorium Giovanni Paolo II – Via Seminario, 8 – Verona
CINERASSEGNA – PRIMAVERA 2010
Tre film per conoscere le diverse sfaccettature delle piaghe che affliggono la nostra società opulenta ed individualista e che conducono verso la rinuncia, l’esclusione fino ad essere dei senza fissa dimora.
Dall’esperienza de l’Abbé Pierre, la cui grande opera a favore dei senza tetto nel rigido inverno parigino del 1954 viene riproposta in un drammatico documentario (12 aprile – “INVERNO ’54. L’ABBE’ PIERRE”) ai ragazzi di strada della Bucarest post-Ceausescu, abituati a vivere di espedienti ed abitare i fetidi cunicoli sotterranei della città che saranno “salvati” dal clown francese Miloud Oukili (19 aprile – “PA-RA-DA” ), per finire con Joe, uno dei tanti alcolisti della Glasgow “smantellata” dal thatcherismo che lotta per trovare il suo posto al sole (26 aprile – “MY NAME IS JOE”).
Proiezioni alle ore 20.40 presso l’AUDITORIUM GIOVANNI PAOLO II in Via Seminario 8 con ingresso libero.