01.02.10 – Bologna – Cena di parole per Haiti

Cena di parole per Haiti (Solidarietà per il popolo haitiano), a cura di Mattia Fontanella, Riccardo Lenzi, Roberto Morgantini, lunedì 1 febbraio 2010 alle 20.30 presso la LIBRERIA AMBASCIATORI di Via Oregici, a Bologna.

«il riconoscimento della dignità inerente a tutti i membri della famiglia umana e dei loro diritti, uguali ed inalienabili, costituisce il fondamento della libertà, della giustizia e della pace nel mondo»

Cosa fare, in concreto, per Haiti? Affrontare l’emergenza, certo. Ma poi? Niente sarà mai come prima. Non ci può essere “ricostruzione”, ad Haiti.
Non resta che ripartire da ciò che mancava anche prima del terremoto: una esistenza dignitosa.
L’acqua nel rubinetto, la lampadina che si accende (oggi solo nel 10% delle case), l’alfabeto che lega la vita di ognuno alla vita di tutti.
Riammettiamoli al mondo, consentendo loro di costruire una “Repubblica della Dignità”.

Dignità è una parola che torna ogni volta a tutela dei deboli, ma resta un progetto difficile da concretizzare per le cattedrali delle mafie, degli affari, della politica: croste che resistono ai secoli. Impossibile ricostruire dalle fondamenta la società ideale.
Il terremoto non ha sgretolato solo le case; ha cancellato grumi di interessi che sembravano imperforabili.
Reti internazionali che il gioco dei soliti poteri impediva di sciogliere. Nell’interminabile minuto dell’Apocalisse sono diventati polvere.
Protagonisti sepolti sotto i palazzi, insieme al popolo.

È possibile ripartire da zero, riducendo all’urgenza i cerotti provvisori della solidarietà porta a porta con l’obiettivo non sconvolgente di un normale equilibrio sociale?

Heinrich Boll ripeteva che, nel momento in cui si dice o si scrive una cosa ragionevole, questa viene derisa come “utopia”. Facciamo qualcosa di concreto, non stiamo a guardare!
Al fine di raccogliere fondi per aiutare la popolazione di Haiti, organizziamo una

“CENA A BASE DI PAROLE”

Ospiti speciali ma anche semplici cittadini ci “serviranno” piatti di parole.
Questi particolari “chef della solidarietà” (scrittori, poeti, intellettuali) verseranno, anche, un contributo di 20 euro.
Ai cittadini chiederemo una offerta libera che potranno versare in un’urna all’ingresso,
per poi condividere, insieme a noi, le letture e le riflessioni dei nostri ospiti:
un compito arduo di fronte ad una catastrofe che ha lasciato tutti letteralmente senza parole.
Ma è solo nelle parole che possiamo trovare un senso che, inesorabilmente, lega il nostro destino a quello del popolo di Haiti.

Primo Chef: Don Giovani Nicolini (Piatto servito …) Alessandro Bergonzoni, Valerio Varesi, Andrea Mingardi, Sergio Ribet, Valerio Evangelisti,Marcello Fois, Askari Ali, Stefano Tassinari, Zodoardo Martines, Luisa Morgantini, Moni Ovadia, Mirco Mungari, Yudy Rosero, Pino Cacucci, Paolo Buconi, Tayfour Osman, Malick Kaire Gueye, Ivano Marescotti, Nelson Machado, Lolli Claudio, Sandro Ruotolo e tanti altri…