10.12.09 – Verona – Film «Come un uomo sulla terra» e dibattito con il regista e un’operatrice umanitaria

Unicinema e Gruppo Eufrasia, in collaborazione con Medici Senza Frontiere, SISM (Segretariato Italiano Studenti di Medicina), Biblioteca E. Meneghetti, presentano il film «COME UN UOMO SULLA TERRA». Seguirà incontro-testimonianza con il regista del film, Andrea Segre, e con la dott.ssa Roberta Petrucci, Operatrice Umanitaria di Medici Senza Frontiere.

“Come un uomo sulla terra” è il documentario che ha rotto il silenzio sugli accordi tra Italia e Libia e ha svelato le terribili violenze subite dai migranti arrestati e respinti in Libia. Un racconto pieno di dignità che ha commosso e indignato centinaia di migliaia di italiani.

Appuntamento presso l’aula B degli ISTITUTI BIOLOGICI (Facoltà di Medicina) di Verona (Strada Le Grazie n.8) giovedì 10 dicembre 2009 alle ore 20,30.

Andrea Segre (1976) è Dottore di ricerca in sociologia della comunicazione presso l’Università di Bologna, e da alcuni anni è attivo in progetti di cooperazione internazionale e interculturale tra l’Italia, l’Europa dell’Est, Mediterraneo e Africa Occidentale. La sua esperienza come autore e regista di documentari inizia nel 1997, con Lo sterminio dei popoli zingari (trasmesso da RaiTre nel luglio dello stesso anno); in seguito ha continuato con alcune importanti esperienze televisive, grazie alla collaborazione con Andrea Bevilacqua e Cristina De Ritis, con cui ha realizzato i documentari Berlino 1999, il muro nella testa (anche questo trasmesso dalla terza rete, nel 1999) e Pescatori a Chioggia (puntata della trasmissione Diario Italiano, nel 2001). A partire dal 2001 ha sviluppato un percorso specifico di applicazione del video-documentario in contesti di cooperazione internazionale, con A metà. Storie tra Italia e Albania (menzione speciale Maremma Doc Festival 2001), avvicinandosi parallelamente al documentario d’autore con Marghera Canale Nord (60a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e menzione speciale giuria internazionale al RomaDocFestival 2003) e Dio era un Musicista (Giornate degli Autori – 62a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia).

Roberta Petrucci (1976) si è laureata in Medicina nel 2001 all’Università di Bologna, e si è specializzata in Pediatria nel 2007 all’Università di Ferrara; nello stesso anno ha conseguito il “Master in Tropical Pediatrics” presso la Liverpool School of Tropical Medicine. In qualità di Pediatra e ha lavorato negli ospedali di S. Orsola a Bologna e di S. Anna a Ferrara. Attiva fin dal 1998 nelle organizzazioni di volontariato, ha prestato servizio tra il 2003 e il 2006 per l’associazione Sokos di Bologna fornendo assistenza medica agli immigrati irregolari e tra il 2004 e il 2008 ha avuto numerose esperienze lavorative umanitarie all’estero, di cui alcune con MSF in Etiopia, in Niger e ad Haiti. Nel 2009, sempre per MSF, ha preso parte al progetto di assistenza medica per i migranti dal Nord Africa a Lampedusa.

IL DOCUMENTARIO
Vincitore di molti premi e menzioni (SalinaDocFest, Per il Cinema Italiano, Arcipelago, Bellaria Film Festival, Festival Cinema Africano di Verona), finalista del David di Donatello 2009, selezionato in importanti festival nazionali ed internazionali (Milano Film Festival, Fespaco, London Documentary Festival, Cinemafrica Stockholm, Festival Cinema Africano Tenerifa, 32a Mostra Internazionale di Sao Paolo), presentato in oltre 300 proiezioni in Italia ed Europa ed acquistato da Rai3 – Doc3, il pluripremiato documentario italiano porge il microfono ai migranti africani, che testimoniano un’odissea durata anni per arrivare nel nostro Paese.

È Dag, uno studente di Giurisprudenza in Etiopia, che ci racconta la sua storia da quando decise di emigrare per la forte repressione politica del suo paese: un viaggio di dolore e dignità, attraverso il quale questo documentario riesce a dare voce alla memoria quasi impossibile delle sofferenze umane di tutti i migranti come lui.