Domenica 24 maggio: «Tutti in bici per l’Ostiglia», pedaliamo ancora insieme perché finalmente la ex ferrovia Treviso-Ostiglia diventi un percorso cicloturistico. Perchè l’Ostiglia deve essere ciclabile La Treviso-Ostiglia è la più lunga ferrovia dismessa d’Italia. Il tracciato di 118 Km è in larga parte un corridoio verde che attraversa quattro province venete (Treviso, Padova, Vicenza e Verona) e una lombarda (Mantova) e per bellezza, interesse paesaggistico e storico, rappresenta un patrimonio da preservare e valorizzare. La sua trasformazione in percorso cicloturistico, consentirebbe di percorrere chilometri liberi dal traffico e dall’inquinamento, recuperando una mobilità quotidiana meno stressante, più sostenibile e rispettosa dell’ambiente. Collegato con le mete turistiche, didattiche e ricreative del territorio ad esso adiacente, è un’opportunità di sviluppo per aziende agrituristiche, fattorie ecologiche e Bed&Breakfast, come già avviene in altri paesi europei.
Solo nel tratto padovano sono raggiungibili: il Santuario di Tessara, l’Oratorio di San Francesco a Curtarolo, i Santuari Antoniani nel Comune di Camposampiero, il Museo della Centuriazione a Borgoricco, Villa Marcello a Piombino Dese, Villa Camerini a Piazzola sul Brenta, l’area del Parco del Brenta Alle richieste di una diversa mobilità e di un turismo sostenibile la nostra Regione ha dato solo risposte parziali e frammentarie.
La mobilitazione del nostro comitato e di associazioni nazionali e locali, ha fatto rinascere l’interesse per il recupero della Treviso-Ostiglia, e la Provincia di Padova ha acquisito il sedime e ha affidato i lavori di progettazione, mentre in Regione è stato depositato un progetto di legge per la tutela del tracciato. Una pagina di storia del Veneto Lungo la ex-ferrovia, centinaia di manufatti – ponti, viadotti, magazzini, stazioni – raccontano la storia di uomini, imprese, progetti dei primi anni del ‘900. L‘accurata realizzazione delle opere, in cotto e pietra dei colli euganei e berici, le rende una testimonianza di archeologia industriale di notevole valore. Queste opere sono un patrimonio umano e culturale che va preservato e valorizzato, per non cancellare un pezzo di storia del Veneto.
Claudio Carta, Presidente del Comitato Paralimpico Veneto: «Un’opera pubblica fruibile da tutti è un segno di civiltà e costituisce un occasione per imparare a condividere i momenti di svago con tutti».
Programma
ore 9,15 ritrovo in piazza a Pieve di Curtarolo
ore 9,45 Arsego – incrocio via Cocche
ore 10,00 San Giorgio delle Pertiche – piazza donatori
ore 10,30 piazza Castello – Camposampiero: saluto delle autorità; esposizione di prodotti tipici e ristoro; intrattenimento musicale
ore 11,30 partenza della pedalata
ore 12.45 arrivo sul Brenta in località «Palazzina» a Pieve di Curtarolo: pranzo al sacco e intrattenimento musicale
INFO
www.ostigliaciclabile.it
[email protected]