Mercoledi 1 aprile 2009, alle 17,30, a Trento, nella Sala degli Affreschi della Biblioteca comunale (Via Roma 55) il Centro Studi sulla Storia dell’Europa Orientale organizza l’incontro-dibattito Lo Zar e il Patriarca. I rapporti tra trono e altare in Russia dalle origini ai giorni nostri. Intervengono Giovanni Codevilla e Giovanni Bensi.
Nella storia della Russia, l’idea bizantina della sinfonia dei poteri, sempre richiamata a livello teorico, trova applicazione solamente in periodi assai brevi, lasciando spazio a una costante subordinazione della Chiesa allo Stato. Le tappe fondamentali della storia russa non possono essere comprese senza tenere presente il fattore religioso: dall’idea di Mosca Terza Roma all’assolutismo teocratico di Ivan il Terribile, dallo scisma dei Vecchi credenti a Pietro il Grande. Imponendo con la violenza un modello estraneo alla cultura e alla tradizione russa, Pietro crea le basi per la grande frattura che contrapporrà nel XIX secolo slavofili e occidentalisti; questa frattura, che sopravvive anche nel periodo comunista, è tuttora presente nella cultura russa e nella mentalità popolare.
Giovanni Codevilla con il recente volume Lo Zar e il Patriarca (Edizioni La casa di Matriona, pp. 520, 25,00 euro) ci offre una panoramica generale ed esauriente dell’evolversi delle relazioni tra lo Stato e la Chiesa nella storia russa. L’autore, inoltre, dedica ampio spazio al periodo bolscevico. Una particolare attenzione viene data alla Chiesa greco-cattolica, sorta a Brest nel 1596 e ripetutamente costretta ad aggregarsi alla Chiesa Ortodossa Russa, sia in epoca zarista (1839 e 1874) che sovietica (1946), sino alla sua legalizzazione nel 1990.
Nell’esaminare la legislazione successiva al crollo del comunismo Codevilla mette in luce il tentativo da parte dell’Ortodossia di ristabilire un rapporto privilegiato con lo Stato, che richiama alla memoria quello esistente nell’epoca zarista, che nel volume viene trattato in modo assai approfondito. I problemi attuali della Chiesa Ortodossa Russa sono esaminati diffusamente, come pure le relazioni con le altre Chiese e Confessioni cristiane e con le altre religioni.
Il lavoro di Codevilla, per la completezza dell’analisi e per la ricchezza delle fonti bibliografiche, si rivela strumento indispensabile per la conoscenza del mondo ortodosso russo e colma una lacuna che negli studi occidentali durava da qualche decennio.
Giovanni Codevilla si è laureato in Giurisprudenza all’Università Cattolica di Milano; è allievo del grande canonista ed ecclesiasticista Orio Giacchi e si è sempre interessato del problema dei rapporti tra Stato e Chiesa e della legislazione in materia di libertà religiosa in Russia. È professore di Diritto Ecclesiastico comparato e di Diritto dei Paesi dell’Europa Orientale nella Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Trieste.
Ha scritto: The Attitude of the Soviet State towards Religion (Russia Cristiana 1971), Stato e Chiesa nell’Unione Sovietica (Jaca Book 1972), Le comunità religiose nell’URSS: la nuova legislazione sovietica (La casa di Matriona 1978), Religione e spiritualità in URSS (Città Nuova 1981), La libertà religiosa in Unione Sovietica (La casa di Matriona 1985), Dalla rivoluzione bolscevica alla Federazione Russa (Angeli 1996) Stato e Chiesa nella Federazione Russa (La casa di Matriona 1998), oltre a numerosi articoli pubblicati in Italia e all’estero.
Giovanni Bensi per 30 anni (dal 1972 al 2002) ha lavorato nella redazione di lingua russa di Radio Free Europe/Radio Liberty, l’emittente statunitense che, prima da Monaco di Baviera e poi da Praga, trasmetteva e tuttora trasmette nelle lingue dellEuropa Orientale e dellex Unione Sovietica. Fa parte del Centro Studi sulla Storia dell’Europa Orientale (CSSEO) fin dalla sua costituzione. Attualmente collabora con i quotidiani Avvenire e Nezavisimaya gazeta.
Tra le pubblicazioni di Giovanni Bensi ricordiamo: Lincognita jugoslava (Pan 1975), Mosca e l’eurocomunismo (La Casa di Matriona 1978), Allah contro Gorbaciov. Azerbaigian, Afghanistan e Asia Centrale, la spina nel fianco dell’Unione Sovietica (Reverdito 1988), Nazionalità in URSS: le radici del conflitto (Xenia 1991), Georgia: la caduta di Sevardnadze (Centro Studi sulla Storia dellEuropa Orientale 2004), Oltre la Cecenia. Gli altri conflitti del Caucaso (Centro Studi sulla Storia dellEuropa Orientale 2004), e Partu Patima: una donna contro Tamerlano. L’epos del popolo Lak: un caso Ossian in Daghestan (Centro Studi sulla Storia dellEuropa Orientale 2009).