19.01.09 – Trento – Omaggio ai testimoni dell’antinazismo: Thaler, Breitenberger e Ballardini

Lunedì 19 gennaio 2009 alle ore 10.30 nella Sala Rosa della Regione Trentino Alto Adige, in piazza Dante a Trento, avrà luogo un evento promosso dall’assessore regionale e vicepresidente delal regione Francesco Comina e e dallo storico altoatesino Leopold Steurer. L’incontro, intitolato «IL TRENTINO ALTO ADIGE E L’ANTINAZISMO» vedrà incontrarsi per la prima volta Franz Thaler, Renzo Ballardini e Franz Breitenberger, testimoni diretti della barbarie nazista.

Il 27 gennaio si celebra, come ogni anno, la Giornata della Memoria che ricorda l’abbattimento del campo di Auschwitz e la rivelazione degli orrori nazisti. In regione sono molti gli appuntamenti che ricordano le memorie dei sopravvissuti e quelle dei sommersi.

Anche in Trentino Alto Adige la furia nazista ha provocato morte e distruzione. Le SS hanno operato migliaia di rastrellamenti, molti trentini e altoatesini sono finiti nei campi di concentramento. A Bolzano il lager di via Resia ha visto transitare i deportati, in modo particolare oppositori politici al nazismo, che venivano poi destinati ai campi di sterminio del Reich. Ma anche in quel campo ci furono stragi orribili e torture inenarrabili.

La voce dei testimoni diretti di quegli eventi oggi è di straordinaria importanza. Sia in Trentino sia in Alto Adige vivono ancora uomini e donne che hanno visto, che anno dovuto subire angherie di ogni sorta. Sono i preziosi testimoni della memoria che le istituzioni democratiche devono onorare e celebrare come eroi della resistenza e sentinelle della pace e della riconciliazione. Affinchè la tragedie del nazismo e delle guerre non si ripetano mai più.

Nell’ambito della settimana che introduce la riflessione sulla Giornata della Memoria, il vicepresidente della Regione, Francesco Comina, ha invitato lunedì 19 gennaio alle ore 10.30 nella Sala Rosa della Regione, tre testimoni della resistenza nazista che vivono nella nostra terra a incontrarsi per la prima volta e a raccontare la loro storia di oppositori a Hitler.
I tre protagonisti sono: Franz Thaler, un semplice contadino di Sarentino in Alto Adige che nel 1944 sarebbe dovuto partire per la guerra, decise però di non obbedire alla chiamata alle armi e fuggì. Dopo alcuni mesi fu costretto a consegnarsi ai nazisti per evitare ritorsioni nei confronti dei genitori. Da quel momento ebbe inizio la sua via crucis che attraverso varie prigioni lo condusse all’internamento nel campo di concentramento di Dachau. Tornò a casa nell’agosto 1945, ventenne, fisicamente e psichicamente distrutto. La sua vicenda, raccontata nel libro “Dimenticare ma” (raetzia edizioni) comincia a essere conosciuta anche all’estero;

Renato Ballardini, avvocato, vive a Riva del Garda. Entrato giovanissimo nella Resistenza, sfuggì per caso alla strage nazista del 28 giugno 1944 nella quale morirono molti suoi compagni. Militante del Psi e poi del Pci e del Pds, è stato consigliere regionale del Trentino Alto-Adige, deputato e presidente della Commissione affari costituzionali della Camera, parlamentare europeo.Ha raccontato la sua storia autobiografica nel libro “l guizzi di un pesciolino rosso. Ricordi di vita e di politica” (il margine);

Franz Breitenberger nel 1944, insieme ad altri undici amici della val d’Ultimo, decise di fare atto di diserzione dalle SS e per evitare la fucilazione trovò rifugio in val di Rabbi dove potè contare sull’aiuto di conoscenti e in modo particolare del maresciallo dei carabinieri locale, Artemio Palaia, che depistò più volte i nazisti e risparmiò la vita dei giovani. Alla fine della guerra questi altoatesini firmarono un documento in cui veniva confermata l’azione antinazista esercitata dal maresciallo che così venne sua volta protetto dall’azione investigativa per fare luce sui crimini nazisti. La vicenda di Breitenberger e degli altri disertori è una vicenda quasi sconosciutadalla storiografia regionale.

Ne parlerá durante l’incontro lo storico altoatesino Leopold Steurer autore delle pagine più significative di storia dell’antinazismo in Alto Adige.