12.12.08 – Brescia – «Zummata sulla situazione sociopolitica e religiosa del Sahel»

«Zummata sulla situazione sociopolitica e religiosa del Sahel», Venerdì 12 dicembre 2008, alle 20.30 in San Cristo, via Piamarta 9 (traversa di via Musei) a Brescia. L’evento è a cura del P. Aldo Giannasi, missionario dei Padri Bianchi è presente in Africa da 28 anni. Ha fatto una lunga esperienza fra i coltivatori del Sahel negli anni delle grandi siccità (1974 -89). Ha aperto in seguito un Centro Studi nella capitale del Mali, Bamako, per liceali e universitari. Quest’anno accoglieva oltre 600 studenti, provenienti da tutti i gruppi etnici e religiosi del paese.

Sahel, una regione africana quasi sconosciuta ancora una ventina di anni fa, venuta alla ribalta dell’attualità per le siccità periodiche che l’affliggono e l’avanzata del deserto che l’invade. E’ una parola di origine araba che vuol dire sponda o riva del mare. Ma qui il mare è quello di sabbia, il Sahara. Il Sahel in effetti è una fascia intermedia che lambisce il deserto a nord, tocca la savana alberata a sud e attraversa tutta l’Africa dall’Atlantico al mar Rosso. Comprende il Senegal, la Mauritania, il Mali, il Burkina Faso, il Niger, il Ciad, l’Eritrea.

Per molti è una zona senza avvenire, destinata alla desertificazione. E’ sottovalutare la tenacia dei suoi abitanti, la solidità e la ricchezza della cultura che li lega alla loro terra. Ed è ignorare le iniziative di collaborazione che arrivano nel Sahel da tanti orizzonti, orientate non solo al ricupero ambientale, ma anche all’incremento della cultura del dialogo e della convivialità tra le etnie e le religioni contro la violenza e le guerre. E’ in questo contesto che di inserisce il progetto a Dori, una città del Nord nel Burkina Faso, sta sviluppandosi un progetto di scuola di pace, detta, in lingua peulh, “Dudal Jam”.

Quali obiettivi
– realizzare la collaborazione, ovunque, tra i cristiani, i musulmani e le altre confessioni religiose
– promuovere lo sviluppo integrale delle persone, attraverso la cultura del reciproco rispetto, della migliore reciproca conoscenza, del dialogo interreligioso, della cooperazione per lo sviluppo delle comunità
– valorizzare e difendere il dialogo tra il cristianesimo e l’islam africano nella sua specificità
– lottare contro i pregiudizi culturali, il fondamentalismo religioso e l’intolleranza che sono i semi della discordia sociale.
– creare in Brurkina Faso un Centro di co-educazione al dialogo e alla pace al servizio di africani ed europei, specie giovani, figli dello stesso problema, che possono fare un cammino comune

Anche se zona a traffico limitato (ZTL), è consentito a tutti i visitatori della Mostra accedere all’ampio parcheggio interno, con il seguente itinerario : P.le Arnaldo, Via A. Mario, P.za T. Brusato, Via Cattaneo, Via V. Gambara, Via Piamarta; per informazioni tel. 030 3772780.