05.10.08 – Treviso – A tavola per i vent’anni dell’Advar

Con un ricco calendario di iniziative, l’associazione ADVAR (Assistenza domiciliare gratuita volontaria Alberto Rizzotti) celebra i suoi primi vent’anni ed inaugura i prossimi venti. Dal 1988, oltre 2500 sono i nuclei famigliari assistiti a domicilio e 700 le persone ospitate dal 2004 alla Casa dei Gelsi. Proprio l’Hospice di via Fossaggera a Treviso sarà oggetto di importanti interventi di ampliamento per potenziare i servizi offerti

“L’entusiasmo dei venti” è lo slogan che accompagna il logo realizzato per i vent’anni dell’associazione Advar onlus, dal 1988 impegnata sul territorio accanto ai malati terminali e alle loro famiglie. La vitalità e il trasporto per nuovi ed entusiasmanti progetti caratterizza infatti lo spirito dell’associazione in questo importante anniversario: non solo occasione per ricordare quanto è stato realizzato fino ad oggi, ma anche per indicare il cammino futuro.

Il percorso dell’Advar non ha conosciuto battute d’arresto e la crescita è stata costante grazie all’apporto indispensabile dei volontari, degli operatori sanitari e di decine, centinaia, migliaia di generosi sostenitori. Sono le cifre a testimoniarlo: oltre 2500 sono i nuclei famigliari assistiti dal momento della fondazione; nel 2006, i malati accompagnati dai volontari Advar attraverso l’assistenza domiciliare sono stati 248, 271 nel 2007 e, al 30 giugno 2008, se ne contavano già 190; 701 sono gli ospiti che, dal 2004, hanno conosciuto l’Hospice Casa dei Gelsi, struttura residenziale in convenzione con l’Ulss n. 9, attrezzata per far fronte alle esigenze di cura dei malati di tumore, che non possono essere adeguatamente assistiti a domicilio (206 nel 2007, con un tasso di occupazione dei posti letto pari all’87,64%). Un’attività a sostegno della dignità della vita condotta senza sosta e senza mai dimenticare di dialogare con il territorio e coltivare il patrimonio umano rappresentato dai numerosi sostenitori. E’ proprio agli “amici dell’Advar” che la presidente Anna Mancini, nel corso della conferenza stampa svoltasi stamane ha annunciato il prossimo importante progetto: l’ampliamento dell’Hospice, con l’aggiunta di spazi che consentano di completare la gamma dei servizi offerti. Un progetto che rappresenta una nuova sfida e che per realizzarsi ha bisogno del sostegno concreto di molti: parte così, come già era stato per la “Casa dei Gelsi”, una campagna di raccolta fondi che fa appello alla generosità e alla sensibilità di coloro che credono nell’Advar. “Dopo quattro anni di gestione dell’Hospice – ha spiegato Anna Mancini – desideriamo completare il progetto iniziale con locali di supporto per offrire un insieme di attività a ciclo diurno, previste non solo per le persone ricoverate in Hospice o assistite al domicilio, ma anche e soprattutto per gli ammalati oncologici del territorio non ancora in assistenza ma che necessitano di supporto e consulenza”.

“Ricordiamo – ha sottolineato Domenico Viscuso, segretario generale dell’Advar – che l’80 per cento delle nostre spese riguarda l’attività di assistenza e il 10 % circa è destinato a finanziare le fondamentali attività culturali e di formazione, rivolte ad operatori socio-sanitari, volontari e alla cittadinanza”.
Le occasioni per sostenere l’Advar non mancheranno già nei prossimi mesi. Per festeggiare i due decenni di vita infatti, è stato messo a punto un ricco programma si iniziative che coinvolgono la comunità, alcune consolidate, altre organizzate per l’anniversario.

Domenica 5 ottobre, alle 12.30, si terrà “A tavola per i vent’anni dell’Advar”, momento conviviale, presso il ristorante Al Migò – Cà del Galletto di Treviso. E’ in programma invece per lunedì 13 ottobre, alle 21, un grande evento culturale organizzato proprio per il ventennale, al Teatro comunale di Treviso: la rappresentazione dell’opera l’ ”Andromeda liberata” di Antonio Vivaldi, con l’Orchestra barocca di Venezia, diretta da Andrea Marcon. Domenica 26 ottobre, si rinnova il tradizionale appuntamento con il corteo per le vie di Treviso, che quest’anno si intitolerà “In marcia per i vent’anni dell’Advar”, con partenza alle 10.30 da Piazzale Burchiellati e alle 11.15 dallo Stadio Monigo e arrivo tutti insieme all’Hospice “Casa dei Gelsi” di via Fossaggera.

“Avevamo un sogno, l’abbiamo ancora: morire con dignità…in futuro” è il titolo del convegno per il ventennale, con cui il 29 novembre, all’Hotel Maggior Consiglio di Treviso, l’Advar intende richiamare l’attenzione sul tema delle cure palliative. Una mostra di immagini di Orio Frassetto sul paesaggio urbano di Treviso e provincia (dal 14 al 30 novembre al Museo di Santa Caterina) e una serata di versi e musica con Giandomenico Mazzocato (sabato 6 dicembre) chiuderanno il calendario di eventi per le celebrazioni, all’insegna dell’arte e della poesia.

Per informazioni: Advar, tel. 0422 432603, [email protected], www.advar.it

Le iniziative

5 ottobre 2008
Ore 11.30, Ristorante Al Migò presso Cà del Galletto (Treviso)
A tavola per i vent’anni dell’Advar
Pranzo di beneficenza – momento conviviale a cura dei volontari dell’Advar

Lunedì 13 ottobre
Ore 21, Teatro comunale (Treviso)
Andromeda Liberata di Antonio Vivaldi
Concerto del ventesimo con l’Orchestra barocca di Venezia. Direttore al clavicembalo Andrea Marcon

Domenica 26 ottobre
Ore 10.30 Piazzale Burchiellati; ore 11.15 Stadio Monigo (Treviso)
In marcia per i vent’anni dell’Advar
Due percorsi, un’unica meta, per manifestare il proprio sostegno e affinità all’impegno che Advar profonde a tutela della dignità della vita.

Sabato 29 novembre
Ore 8.30, Hotel Maggior Consiglio (Treviso)
“Avevamo un sogno, l’abbiamo ancora: morire con dignità…in futuro”
Convegno sulle cure palliative

Da venerdì 14 a domenica 30 novembre
Ore 17.00 (inaugurazione), Museo di Santa Caterina (Treviso)
Mostra fotografica in onore e in memoria di Paola Carniato
Le immagini di Orio Frasseto sul paesaggio urbano di Treviso e provincia. Contributi in favore dell’Advar.

Sabato 6 dicembre
Ore 20.45, Casa dei Gelsi (Treviso)
Dalle selva delle esili memorie
Serata di poesia e musica. Giandomenico Mazzolato presenta le sue poesie con la partecipazione di un quartetto d’archi barocco (tutti i diritti della raccolta sono ceduti dall’autore all’Advar).