05.09.08 – Bassano del Grappa (Vi) – «Pornobboy», con la compagnia veronese Babilonia Teatri

La compagnia veronese Babilonia Teatri, vincitrice l’anno scorso del Premio Scenario -unica compagnia veneta ad aggiudicarsi il premio dal tempo della sua istituzione-, debutta venerdì 5 settembre (ore 21) con il primo studio del nuovo spettacolo dal titolo Pornobboy a B-Motion, Operaestate Festival Veneto presso CSC Garage Cardini, Bassano del Grappa (Vicenza).
B-Motion è il nuovo progetto di Operaestate Festival tutto dedicato al contemporaneo e ospita alcuni dei giovani artisti di maggior talento della scena nazionale ed internazionale, riuniti per la prima volta in un unico programma, con uno spirito originale, spiazzante ed innovativo. Tra gli autori emergenti del contemporaneo, capaci di giocare la carta del paradosso per raccontare le contraddizioni del nostro tempo, Babilonia Teatri arriva così alla sua quarta produzione. Il percorso di ricerca della compagnia veronese ha già dato vita in tre anni agli spettacoli Panopticon Frankenstein (2006), Underwork /spettacolo precario per tre attori tre vasche da bagno tre galline/ (2007), made in italy (2008); traducendosi in una forma drammaturgica che è andata delineandosi progressivamente, ma che nello stesso momento in cui è giunta a compimento è divenuta punto di ri-partenza per un nuovo cammino. L’immaginario pop-rock-punk di Babilonia Teatri è infatti sempre in continua evoluzione, ben lontano da una forma definita che cristallizzandolo rischierebbe di farlo morire.
Babilonia Teatri giunge piuttosto a una nuova tappa del suo percorso con la presentazione del primo studio del nuovo spettacolo dal titolo Pornobboy, che debutterà in forma definitiva solo l’estate prossima. Dopo la lunga tournee estiva di made in italy, che ha portato i giovani veronesi in giro per tutta Italia, questo debutto è anche un importante momento di verifica e di confronto.

Pornobboy vuole indagare la diffusa smania di vedere, conoscere, sapere tutto. Di esibire. Senza una regola, senza una logica.
Lo spettacolo si interroga su cosa possa essere realmente definito pornografico, partendo dall’assunto che troppe volte l’ipocrisia dilagante finisce per tacciare di pornografia alcune cose solo per una questione di comodo, senza vedere o meglio facendo finta di non vedere che tutti si comportano allo stesso modo.
Lo spettacolo vuole fotografare le nostre contraddizioni, le nostre pulsioni, i nostri scheletri nell’armadio.

Babilonia Teatri vuole mostrare ciò che osserva. Senza trarre conclusioni. Senza proporre soluzioni. Palesare la complessità del reale accostando senza filtri e mediazioni parole, immagini e punti di vista altri tra loro. I testi condensano quello che tutti i giorni vediamo e sentiamo e che finisce per scivolarci addosso per abitudine, assuefazione, noia. Una volta compresso, tutto ciò risulta altamente esplosivo. Le parole acquistano forza tramite la semplice enunciazione.

Tutto il processo creativo, così come gli spettacoli di questa compagnia che sta ottenendo un successo di pubblico e di critica tale da posizionarla tra le migliori compagnie emergenti del panorama del teatro italiano, è pervaso da una buona dose di autoironia. I ragazzi di Babilonia Teatri non chiedono di essere presi sul serio, sanno prendersi in giro, dissacrare senza piangere. Preferendo piuttosto ridere; prima di tutto di se stessi. Dei loro tic e del teatro. Con cinismo. Con affetto.
Il successo di Babilonia Teatri è dovuto anche alla loro grande capacità di creare un codice teatrale originale, in grado di restituire in modo efficace e graffiante il mondo d’oggi.

Il prossimo 10 settembre Babilonia Teatri sarà di nuovo presente in regione con lo spettacolo made in italy, a Operaestate Festival Veneto, che lo ha coprodotto e che coproduce anche Pornobboy.

Babilonia si dichiara per un teatro pop, nel senso profondo e originario del termine: pop nel senso di popolare, ma anche rock e punk. Un teatro che è e parla “contemporaneo”, che usa quella stessa lingua che si ascolta in giro per il mondo: che viene restituita, vomitandola, dopo essere stata scarnificata, masticata, analizzata. Babilonia Teatri utilizza cifre e codici conosciuti per sviscerarne la forza e le potenzialità, e allo stesso tempo mette così in discussione i messaggi che veicolano. In scena prevalgono una grande vitalità ed energia, ma pure la capacità di giocare sui luoghi comuni, utilizzando immagini e argomenti forti ma mai inutilmente provocatori. Un teatro che guarda al mondo in cui viviamo e in cui le immagini di tutti i giorni vengono riflesse e capovolte, acquistando senso per accostamento, per accumulo, per caso.

Non a caso nella motivazione della giuria per il Premio Scenario si legge che nel loro spettacolo made in italy “si infrangono con sagacia e leggerezza tabù e divieti per rilanciare anche il teatro oltre gli schemi e i conformismi”.

La compagnia
Il primo spettacolo, Panopticon Frankenstein, è ispirato al lavoro svolto all’interno del carcere veronese di Montorio. Nel 2006 lo spettacolo è finalista alla prima edizione del Premio Scenario Infanzia e nel 2007 è vincitore di Piattaforma Veneto di Operaestate Festival Veneto, progetto dedicato al nuovo teatro sostenuto dalla Regione del Veneto e promosso dalla Città di Bassano del Grappa per valorizzare le migliori cinque compagnie emergenti della regione. Sempre nel 2007 la compagnia debutta con Underwork, spettacolo su giovani e lavoro precario per tre attori tre vasche da bagno tre galline (realizzato con il sostegno della Regione Veneto e con il partenariato di CGIL CISL UIL Verona) e vince l’undicesima edizione del Premio Scenario con made in italy.

Per ulteriori informazioni www.babiloniateatri.it
Sul sito della compagnia è presente una parte della rassegna stampa nazionale.