04.10.08 – Brescia – Percorso formativo del Servizio Volontario Internazionale

Il 4 ottobre 2008, presso la sede del Servizio Volontario Internazionale, in Viale Venezia 116, a Brescia avrà inizio il tradizionale percorso formativo rivolto a chi vuole conoscere meglio l’organismo o è interessato a una possibile partenza per uno dei progetto SVI nel sud del mondo. L’appuntamento è dalle ore 15.00 alle ore 18.00, per la “Presentazione dell’organismo e del corso”. Gli incontri successivi saranno l’11 ottobre (per il I anno “Contratto formativo”), il 25 ottobre (“Sviluppo, sottosviluppo e malsviluppo”) e l’8 novembre (“Il concetto di volontariato”), con inizio alle ore 15,00. Il programma completo, con temi, date e orari, è consultabile sul sito dello SVI. Per problemi organizzativi, è possibile iscriversi solo fino all’incontro dell’8 novembre. Info al sito www.svibrescia.it o in Segreteria SVI – tel 030 33 67 915 – email: [email protected].

PER FAVORIRE UNO SVILUPPO PARTECIPATO

Lo SVI da anni si interroga su quale sviluppo favorire nelle comunità presso cui interviene. E da anni la risposta che l’organismo si dà è per uno sviluppo che parta dall’ascolto e dalla raccolta delle esigenze locali, per costruire, insieme alle comunità autoctone, un percorso di promozione ad hoc. Per questo il corso SVI non si propone di formare volontari con una soluzione standard pronta in tasca da applicare ovunque: il corso di formazione è il laboratorio in cui si formano persone in grado di confrontarsi con realtà locali, di capirle, di aiutarle a credere in se stesse.

È la comunità, accompagnata dal volontario, a doversi assumere le responsabilità delle scelte e delle priorità che fissa non in base alle esigenze di mercato o alle richieste dei donatori dei fondi, ma ai bisogni manifestati. Tuttavia, se incontrare l’altro può essere una motivazione largamente condivisa dai giovani che partono per un paese africano o dell’America Latina, rispondere adeguatamente ad una richiesta di aiuto o sensibilizzare l’assunzione di processi di cambiamento implica una consapevolezza e una preparazione specifica. Anzitutto un’adeguata conoscenza di sé, dei propri limiti, delle proprie motivazioni e aspettative perché altrimenti il rischio è quello di fare più danni dei benefici apportati.
Nel corso biennale i giovani corsisti, oltre a condividere l’entusiasmo che li spinge a partecipare, si appropriano delle necessarie competenze di base come delle metodologie che facilitano un positivo confronto con l’altro, una efficace relazione di aiuto, l’osservazione delle fasi di cambiamento o una efficace gestione dei gruppi di lavoro. Il corso diventa perciò il primo laboratorio dove si sperimentano e si confrontano apertamente i contenuti basilari dell’animazione e della promozione all’autosviluppo con le esigenze, le domande e i dubbi che ogni anno i corsisti esprimono. La speranza è che così facendo ogni volontario, finito il corso, possa poi ragionare senza paura oltre l’apatia quotidiana ed essere agente di cambiamento, sia all’estero per chi partirà, sia in Italia per quelli che qui resteranno.
Sergio Ruggeri
Formatore corso SVI I anno

QUEL CHE RESTA DEL CORSO
I partecipanti al primo anno del corso SVI per aspiranti volontari raccontano la loro esperienza e scrivono dei cambiamenti che questa ha lasciato in loro.

Mi porto a casa la bellezza e, al tempo stesso, la difficoltà di conoscere persone dal vissuto molto diverso dal mio, con cui il confronto, il dire quelle che pensavo in quel momento […] non era sempre facile. La cosa più bella in assoluto è l’aver legato nuove amicizie.
Stare in gruppo non è sempre così facile. Il corso mi ha aiutato ad aprirmi di più, a confrontarmi con persone diverse da me. Ed è stato un momento importante della mia crescita, non tanto per i contenuti (pure validi e importanti), quanto per quello che è riuscito a trasmettermi attraverso i compagni e i formatori.
Il corso mi ha insegnato ad avere più pazienza, più costanza e più immaginazione. Mi ha insegnato a riconoscere e ad ammettere i miei errori: rovinare un rapporto è semplice; ma spesso è più semplice ricostruirlo. È stata una buona scuola di unicità e di tolleranza.
Porto con me una maturazione personale derivante dall’ascolto e dal confronto con testimoni qualificati (i volontari), una revisione delle mie idee personali sulle tematiche missionarie e sul mondo del volontariato internazionale, una percezione approfondita del divario tra le mie idealità e opinioni personali e il contesto ambientale in cui sono inserito.

Corsisti SVI
I anno [2007-2008]