Il Teatro Impiria ripropongono una nuova esilarante commedia, per la regia di Andrea Castelletti: «ITALIANI, CHE COMMEDIA!», dal libro di Tim Parks, adattamento originale di David Conati. Da DOMENICA 20 a SABATO 26 LUGLIO, ore 21.30 presso l’ARSENALE DI VERONA, nell’ambito del Festival del Teatro di Verona (www.festivalteatroverona.net)
“Con garbo, amore e ineffabile humor britannico
Tim Parks ci pone tutti davanti ad un esilarante specchio“
Il libro “Italiani” di Tim Parks (“Italian Neighbours” è il titolo originale) è stato nei primi anni 90 un successo editoriale di dimensioni planetarie, in vetta alle classifiche nazionali di Inghilterra, USA, Germania, Giappone, oltre che ovviamente in Italia. Venne definito “non esattamente il genere di libro che fa sognare agli inglesi la Toscana” .
Dal libro è stata tratta una commedia, con buffi personaggi, incredibili quanto realistici, tragici quanto comici, paladini delle tradizioni quanto pronti a disconoscerle… insomma profondamente italiani !
Un condominio eletto a micro-cosmo rappresentativo dell’Italia intera, dove la piccola comunità dei condomini vive poeticamente una spicciola quotidianità al limite di un paradossale assunto a normalità. .
La giovane coppia Tim e Rita Parks, da poco trasferitasi in Italia, è suo malgrado spettatrice e protagonista di una costellazione di episodi e situazioni, che pennellano con sagacia e ironia tutta quella italianità media che nel bene e nel male ci contraddistingue, dai conflitti morali al problema del bidone condominiale per le immondizie. .
Il tutto condito dall’impagabile ottimismo e opulenza degli anni 80, con tanto di scudetto dell’Hellas sul petto .
Uno straordinario affresco su come siamo, uscito dalla tavolozza degli infiniti colori del genio di Tim Parks., un quadro che non mancherà di riservare delle sorprese. anche a coloro che credono di conoscersi e soprattutto di conoscere questo strano paese in cui ci troviamo a consumare la nostra spassosa esistenza .
Lo spettacolo viaggia su due binari. Quello della commedia nazional-popolare che strizza l’occhio ad un pubblico che cerca la “commedia estiva” e quello delle argute riflessioni sulla nostra italianità, nel bene e nel male. Il primo è il pane, il secondo è il prosciutto .
Il testo – basato sulle ingarbugliate vicende e relazioni di quattro nuclei abitativi – concede l’opportunità di porre in essere una sorta di “sinfonia scenica”. La scena in realtà si compone di più scene (i quattro appartamenti, le scale condominiali, il vialetto), ciascuna che vive di luce propria, contemporaneamente alle altre .
Un condominio che brulica di vita, incessantemente : mentre in un appartamento – illuminato – avviene la scena principale della narrazione, nel resto del condominio la vita scorre in un concerto di controscene di quotidianità che si consuma.
Lo spettacolo non scivola nel farsesco, ma anzi ricerca nella naturalezza e poetica dell’essere la giusta cifra recitativa .
Di farsesco c’è già l’Italia .
Info: www.teatroimpiria.net